F1 | GP Italia, Leclerc: "La bandiera a scacchi è stata una liberazione"
Capolavoro di Charles Leclerc a Monza. Grazie al pilota monegasco, la Ferrari è tornata sul gradino più alto del podio a nove anni di distanza dall'ultimo successo colto sulla pista di casa. Una vittoria meritata, sofferta, conquistata con i denti dopo aver tenuto a bada per 53 giri la pressione delle due Mercedes. E alla fine per il monegasco è arrivato l'agognato trionfo, con l'abbraccio dei tifosi sotto al podio per celebrare colui che, a tutti gli effetti, è ormai il nuovo idolo del popolo rosso.
"La bandiera a scacchi? E' stata una liberazione - sottolinea Leclerc a fine gara - anche perchè il fatto di avere alle spalle per tutta la gara le Mercedes è stato terribilmente difficile da gestire. Credo che il gap maggiore che ho avuto nei confronti di Lewis sia stato di 1"7-1"8, dunque mi ha davvero tenuto nel mirino per tutto il tempo. So anche che Lewis è un pilota che difficilmente commette degli errori, io ho fatto una piccola sbavatura e lui in un paio di occasioni mi è arrivato davvero molto vicino".
Soltanto poco prima dell'arrivo Leclerc ha capito di avere ormai la vittoria in pugno: "Negli ultimi due giri ho pensato di potercela fare, visto che ero riuscito a prendere un piccolo margine su Valtteri sfruttando anche i doppiaggi. Le gomme andavano ancora abbastanza bene, poi finalmente quando ho tagliato il traguardo ho potuto sfogare tutte le mie emozioni. Non credo che sarà comprensibile tutto ciò che ho detto via radio...poi il momento del podio è stato incredibile. Tutte quelle persone che urlavano e cantavano per me...semplicemente fantastico".
Anche la strategia ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria odierna, grazie alla scelta di montare a Leclerc le gomme Hard per il secondo stint di gara: "Naturalmente la strategia è stata buona, perchè ci aiutato nelle fasi più difficili della gara. Ero l'unica Ferrari in grado di lottare per il successo, con le due Mercedes concentrate solo su di me, quindi penso che abbiamo fatto la scelta giusta".
La classifica vede ora il giovane monegasco in terza posizione, grazie soprattutto ai due successi colti in rapida sequenza a Spa e Monza. Difficile però rivedere la SF90 in grado di esprimersi sui medesimi livelli anche su piste dalle caratteristiche completamente differenti: "Dobbiamo essere realisti. Sapevamo che in queste due gare avremmo avuto delle buone chance, ma siamo anche consapevoli che arriveranno dei circuiti sui quali non potremo essere altrettanto competitivi. Naturalmente speriamo di poter essere là davanti, ma sappiamo che a Singapore ci sarà da soffrire".
A Leclerc è stato poi chiesto un parere in merito alla bandiera banco-nera che gli è stata esposta dopo la difesa attuata nei confronti di Lewis Hamilton. Un avvertimento che il ferrarista ha accolto con stupore: "Sinceramente non ho capito il motivo. Non credo di aver cambiato traiettoria in frenata, sapevo che Lewis era alla mia destra ma gli ho lasciato lo spazio necessario".
A fine gara, la festa è esplosa nel box del Cavallino. Presente anche Piero Ferrari, mentre Lapo Elkann ha abbracciato uno alla volta tutti i meccanici. Il tutto in attesa di accogliere il grande protagonista di giornata, il principe Charles, l'uomo sul quale la Ferrari può puntare senza remore per il proprio futuro.
Da Monza - Marco Privitera