F1 | Red Bull: superata la Ferrari, parte la caccia alla Mercedes
Nelle restanti gare, però, è partita la rincorsa al vertice, favorita da una costante evoluzione dal punto di vista aerodinamico ma soprattutto dai progressi della power unit Renault, davvero irriconoscibile (in positivo) rispetto alle prestazioni messe in mostra lo scorso anno.
Anche se ormai i principali rivali per il titolo Lewis Hamilton e Nico Rosberg sembrano imprendibili, il duo Red Bull formato da Daniel Ricciardo e Max Verstappen può ancora matematicamente sperare, soprattutto se riuscirà a sfruttare altre occasioni per piazzarsi davanti a tutti e portare a casa altre vittorie, dopo quella già arrivata in Spagna proprio grazie a Verstappen, in occasione della sua prima corsa in Red Bull.
Il giovanissimo olandese, inizialmente al centro di molte perplessità per il fatto di essere subentrato ad un comunque validissimo Daniil Kvyat (che male non aveva fatto nelle prime quattro gare) si è subito messo in evidenza, mettendo a tacere ogni dubbio a suon di ottime prestazioni, eccezion fatta per il GP di Monaco, quando preso dalla voglia di strafare, ha concluso la sua domenica contro le barriere.
Anche Daniel Ricciardo, dal canto suo, si è fatto notare quest’anno, cogliendo risultati importanti e mancando una vittoria certa a Montecarlo, sfumata a causa di un errore ai box: un momento sicuramente delicato, che aveva fatto pensare anche ad un possibile abbandono del team da parte dell’australiano a fine stagione, anche se poi la ritrovata comunione d'intenti ha reso possibile il rinnova del contratto. E’ anche su di lui che dovrà basarsi il ritorno al vertice, anche se il suo compagno di squadra ha molta fame di successi, e questo potrebbe rappresentare un problema se la Red Bull dovesse diventare a breve un team capace di battersi costantemente per la vittoria.
Fatto sta che, rispetto all’inizio dell’anno, in cui si parlava addirittura di prestazioni ai livelli di Toro Rosso, Adrian Newey e company hanno fatto passi da gigante. Prima è stato colmato il gap nei confronti della Ferrari, ed ora le Mercedes sembrano davvero più vicine: il tutto lascia ben sperare anche i tifosi, desiderosi di poter vedere un maggiore spettacolo nelle posizioni di testa, senza dover assistere all'ormai consueto balletto del duo argentato.
Carlo Luciani