La Porsche si conferma assoluta protagonista del Mondiale Endurance conquistando una storica doppietta nella gara di casa. A portare la marca tedesca alla vittoria ci ha pensato la 919 Hybrid n°17 guidata da Bernard-Hartley-Webber, con l’australiano che ha così ottenuto la sua prima vittoria dal proprio esordio nel WEC.

Al secondo posto si è piazzata la 919 Hybrid n°18 dell’equipaggio formato da Dumas-Jani-Lieb, penalizzata per tre volte dopo aver superato il limite del consumo carburante, a causa di un guasto ai sensori che permettono alla vettura di gestirne il flusso.

Dietro alle due Porsche sono quindi giunte le due Audi, con la n°7 di Fassler-Lotterer-Treyuler davanti a quella di Di Grassi-Duval-Jarvis, quindi le Toyota n°1 di Davidson-Buemi-Nakajima e la n°2 di Sarrazin-Wurz-Conway, con le vetture della casa giapponese mai state in lotta per la vittoria.

In Lmp2 il successo è andato alla Oreca di Tandy-Howson-Bradley, piazzatasi davanti alle due G-Drive Bird-Rusinov-Canal e di Yacaman-Derani-Gonzales, alle prese con l'utilizzo del nuovo telaio Ligier.

In GTE Pro gara ben presto compromessa per la Ferrari di Bruni-Vilander a causa di diversi problemi di natura elettronica che ne hanno causato il ritiro fino. Difficile anche la gara per la Ferrari n°72 di Rigon-Calado, danneggiati da un tamponamento subito in regime di bandiere gialle dalla Porsche 92, quella di Pilet-Makowiecki, i quali hanno ricevuto una penalità dai commissari con largo ritardo.

A vincere la gara è stata la Porsche di Pilet-Makowiecki, mentre al terzo posto si è piazzata proprio la Ferrari del duo Rigon-Calado, come detto penalizzata dal contatto con i secondi classificati. In netta difficoltà le Aston Martin che non sono mai entrati veramente in gara.

Nella classe GTE AM si è imposta la Ferrari 458 di Andrea Bertolini, Viktor Shaitar e Aleksey Basov, già autori della pole position, davanti all’Aston Martin di Lauda-Lamy-Dalla Lana ed all'altra 458 guidata da Aguas-Collard-Perrodo, con il trio formato da Dempsey-Long-Seefried ai margini della classifica.

Al termine di questa gara si è dunque evidenziato un netto dominio della Porsche, che nella classifica costruttori ha ora 33 punti di vantaggio rispetto all’Audi. Situazione inversa nella classifica piloti, con Lotterer-Treluyer-Fassler (Audi) ancora al comando con 95 punti, mentre in seconda posizione ci sono Hartley-Webber-Berhard (Porsche) distanziati di solo 17 punti dalla vetta della classifica. La battaglia entra ora più che mai nel vivo, in vista della prossima sfida di Austin.

Chiara Zaffarano

 

WEC - 6 Ore del Nurburgring - Classifica finale:

1. Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - 203 giri
2. Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - 1 giro
3. Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron) - 1 giro
4. Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18 e-tron) - 1 giro
5. Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - 3 giri
6. Wurz-Sarrazin-Conway (Toyota TS040 Hybrid) - 4 giri
7. Howson-Bradley-Tandy (Oreca-Nissan) - 18 giri
8. Rusinov-Canal-Bird (Ligier JSP2-Nissan) - 18 giri
9. Yacaman-Derani-Gonzalez (Ligier JSP2-Nissan) - 19 giri
10. Webb-Ragues-Webb (Morgan-Sard) - 19 giri