Sono tante le storie dell'automobilismo dimenticate forse troppo in fretta. Una di esse è quella riguardante Geki Russo, giovane talento italiano scomparso sul circuito cittadino di Caserta durante una gara di Formula 3, in una carambola incredibile che costò la vita anche a Beat Feher e Romano Perdomi. Tra pochi giorni saranno passati 47 anni da quel triste giorno che segnò la fine per il pilota di origini milanesi, capace di esaltarsi nelle categorie minori sino ad arrivare a partecipare in due occasioni al Gran Premio d'Italia di Formula 1. Questa è la sua storia.

Giacomo “Geki” Russo nasce il 23 ottobre 1937 a Milano in una famiglia benestante, grazie al padre commerciante di tessuti.

Quando decide di cominciare a correre, pensa di iscriversi alle prime gare utilizzando lo pseudonimo “Geki” per tenere la sua identità nascosta al fine di non essere scoperto dai genitori; soprannome che mantiene anche dopo essere stato scoperto dai familiari, perché ormai conosciuto nelle competizioni motoristiche grazie ai suoi tanti successi.

Il suo debutto nel mondo delle corse avviene nel 1959 a Monza, su una Stanguellini di Formula Junior nella Coppa Sant’Ambroeus, con la quale si piazza sesto al traguardo. Successivamente partecipa alla Coppa Madunina a Monza, terminando la gara al secondo posto, e classificandosi quinto al Gran Premio di Pergusa nell’omonimo circuito in Sicilia. Gli altri risultati di Geki in Formula Junior nel 1959 sono i seguenti: non si qualifica per il Trofeo Bruno e Fofi Vigorelli e termina quinto il Gran Premio di Enna-Pergusa, corso il 31 maggio 1959. Alla Coppa Junior, corsa il 28 giugno 1959 a Monza, conclude al nono posto, mentre ottiene l’ottavo posto al Gran Premio di Messina; successivamente è quattordicesimo al Gran Premio Shell (Vallelunga), mentre alla Coppa d’oro di Sicilia (Siracusa) termina in undicesima posizione.

Nel 1960 partecipa nuovamente al campionato di Formula Junior: la prima gara della stagione è la Corsa sul Ghiaccio a Cortina d’Ampezzo, dove è costretto al ritiro. Nella sua seconda gara del 1960, che si svolge sul circuito di Cesenatico, termina terzo, mentre non si qualifica per il Trofeo Bruno e Fofi Vigorelli a Monza. Partecipa alla IV° Prova Addestrativa della Formula “Junior Corsa”, terminando in seconda posizione; corre inoltre il Gran Premio della Lotteria di Monza terminando in ventiduesima posizione. Il 3 luglio, nella IX Prova Addestrativa, vince la prima gara della sua carriera e successivamente partecipa alla gara svoltasi sul circuito di Salerno, terminando in ottava posizione. Lo stesso risultato ottiene nella successiva gara a Messina. Termina poi al 22° posto il Gran Premio di Pescara, in 18° posizione la Coppa Junior e partecipa alla XI Prova Addestrativa ottenendo il settimo posto. Durante il 1960 ha la sua prima esperienza all’estero, nel Gran Premio della Libertà a Cuba, mentre non partecipa al Gran Premio di Montecarlo per le vetture di Formula 3, importante gara correlata al Gran premio di Formula 1.

Nel 1961 inizia la stagione di Formula Junior ancora con la Stanguellini Fiat nella Coppa Junior, terminando in seconda posizione dietro Lorenzo Bandini. La successiva gara si tiene presso il Circuito Internazionale Riviera di Cesenatico, concludendo al quinto posto, mentre al Gran Premio del Garda conclude in terza posizione. La gara seguente fu il Trofeo Luigi Musso a Vallelunga, dove si piazza al quinto posto. Nella seconda Coppa Junior a Monza, in occasione della quale per la prima volta guida una Lotus 18 con motore Ford, non conclude la gara. Nella sua seconda corsa con la nuova monoposto, presso il Circuito di Castello di Teramo, termina al secondo posto. Non si qualifica al Lotteria di Monza e si ritira per problemi al motore nel Gran Premio Cidonio a L’Aquila. Nel Gran Premio di Messina partecipa con una Lotus 20 Ford, terminando in terza posizione; nella stessa posizione termina il Gran Premio Enna-Pergusa. Grazie a questi risultati, Geki Russo diventa per la prima volta Campione Italiano di Formula Junior.

La prima gara di Formula Junior a cui Geki prese parte nel 1962 è invece il Gran Premio Caltex, dove termina in terza posizione. Non prende parte al Trofeo Luigi Musso né alla gara sul Circuito di Cesenatico. Al Trofeo Aymo Maggi conclude in quinta posizione, mentre alla Coppa Junior (Monza) non prende parte alla gara anche se vi era iscritto e doveva correre con la Lotus 22 Ford. Nella gara svolta sul circuito di Caserta termina in quinta posizione, prima di classificarsi quarto nel Lotteria di Monza. Vince il Trofeo Bruno e Fofi Vigorelli a Monza ed il Gran Premio di Pergusa sul circuito siciliano che gira intorno all’omonimo lago. Durante queste gare, conosce il costruttore Gino de Sanctis, abruzzese di Manoppello ma stabilitosi a Roma, con cui instaura un reciproco rapporto d’amicizia e di stima. Nelle ultime gare del campionato italiano di Formula Junior, Geki guida la De Sanctis con motore Ford. Nella IV Coppa Junior è terzo e nel Trofeo d’Autunno vince. Geki così conquista nuovamente, per la seconda volta, il titolo di Campione Italiano di Formula Junior. Partecipa alla gara di Formula Junior di Montecarlo, abbinata al Gran Premio di F.1, terminando in sesta posizione sulla Lotus 22 Ford.

La prima gara della stagione Formula Junior, nel 1963, è il Gran Premio Caltex (Vallelunga) sulla De Sanctis Ford, dove si ritira per incidente al quinto giro. Nella seconda gara sul Circuito di Cesenatico arriva in seconda posizione e si ritira nel Gran Premio Shell per problemi al cambio. Vince il Trofeo Bruno e Fofi Vigorelli, a Monza, davanti a Jochen Rindt. In seguito, non si qualifica per la gara sul Circuito del Garda ma vince la VI Coppa Junior ed il Trofeo Luigi Musso a Roma, trionfando anche nel Circuito di Caserta. Si ritira al Gran Premio Lotteria di Monza e al Gran Premio Cidonio a L’Aquila. Nel Gran Premio di Enna-Pergusa corre con una Lotus 27 Ford, non qualificandosi per la gara. Si classifica secondo nella VII Coppa Junior (Monza), al volante di una De Sanctis 63 Ford. Per la terza volta, Geki Russo è di nuovo campione italiano della Formula Junior. Partecipa, nello stesso anno, alla gara sul Circuito di Montecarlo, concludendo sesto con la De Sanctis 63 Ford.

Nel 1964, con il ritorno della Formula 3 al posto della Formula Junior, Geki comincia la stagione di corse con la De Sanctis Ford sotto l’insegna della scuderia Sorocaima. La prima gara è la Coppa dell’Autodromo di Monza ed è anche la prima vittoria della stagione per Geki, il quale non prende parte al Trofeo Aymo Maggi (sul circuito del Garda) e poi vince la prima edizione della Coppa Città di Milano, corsa sul circuito di Monza, nonché la successiva gara corsa sempre a Monza, il Trofeo Bruno e Fofi Vigorelli, prima di ritirarsi sul Circuto di Caserta. Vince la gara successiva, il Gran Premio Lotteria di Monza, corso sull’omonimo circuito, e il Trofeo Luigi Musso (autodromo Vallelunga), mentre si ritira al Trofeo Città di Bergamo (corso sempre a Monza) per problemi al cambio. Al termine della stagione si laurea campione italiano di Formula 3.

Nello stesso anno partecipa al Campionato internazionale di Formula 2. La prima gara è il Gran Premio Internacional Ciudad de Buenos Aires: alla guida di una Wainer 63-Ford ottiene la pole position insieme a Passadore ma è costretto al ritiro. Nel Gran Premio Internacional Ciudad de Rosario termina la gara in terza posizione, poi si ritira nuovamente nel Gran Premio de Cordoba. La seguente gara è il Gran Premio AC Argentina (circuito Buenos Aires) dove termina al quarto posto. La gara successiva è ADAC-Eifelrennen (Nürburgring), dove conclude al settimo posto guidando una vettura Abarth 232 - Fiat-Abarth, mentre al Grosser Preis von Berlin (Avus) termina in undicesima posizione ed al Gran Premio di Reims si ritira per problemi alla valvole. Corre il Gran Premio di Roma (circuito di Vallelunga), ritirandosi al nono giro.

{jcomments on}