Gresini e VR46, un 2024 tra alti e bassi
Gresini e VR46, un 2024 tra alti e bassi | Credits: Gresini Racing (via X)

Proseguono le pagelle di metà stagione della MotoGP e quest'oggi è il momento di aprire il capitolo Ducati, analizzando quello che è stato fin qui il 2024 di Gresini Racing e VR46 Racing Team, i due team indipendenti equipaggiati con la Desmosedici GP23

Gresini, un team (Marc) Marquez-dipendente: voto 8-

Basandosi sui soli numeri, questa prima parte di stagione non può che considerarsi positiva per Gresini Racing. La squadra guidata da Nadia Padovani, infatti, è seconda nella classifica riservata ai Team Indipendenti, distante solamente 22 punti da Pramac, che però può contare sulle migliori prestazioni della GP24, un aspetto non di poco conto. 

Un risultato frutto soprattutto delle prestazioni di un ritrovato Marc Marquez (voto 9), attorno al quale ruota - di fatto - tutto il team romagnolo. Inutile girarci intorno, l'otto volte Campione del Mondo in sella a una Ducati è tornato competitivo, come dimostra il terzo posto nella classifica piloti [alle spalle solamente di Bagnaia e Martin, entrambi su GP24, ndr], dove è riuscito a piazzarsi davanti a ben due Desmosedici ufficiali [Bastianini e Morbidelli, ndr]. Quel che colpisce - ma non stupisce - è la rapidità con cui Marc si è adattato alla Ducati dopo undici anni di Honda: è mancata solo la vittoria, sfiorata in più d'occasione, ma è solo questione di tempo prima che arrivi. 

Dall'altra parte del box troviamo un anonimo Alex Marquez (voto 6.5), fin qui poco incisivo. Sicuramente non facile condividere il box con un fratello “cannibale” come Marc, ma la sensazione è quella che spesso si sia “adagiato” sulla situazione, tirando i remi in barca piuttosto che rischiando qualcosina in più. Con un solo podio all'attivo [GP Germania], ad oggi è la terza GP23 in griglia [alle spalle di Marc e Di Giannantonio, ndr]: ci si aspetta di più da lui nella seconda metà dell'anno.

VR46, pochi alti e troppi bassi: voto 6

L'altro lato della “medaglia GP23” è rappresentato da VR46 Racing Team, lontano dai fasti del 2023. La squadra del ‘Dottore’ risulta essere, ad oggi, l'ultima del lotto Ducati, distante anni luce da Pramac e Gresini.

L'unico a salvarsi è Fabio Di Giannantonio (voto 7), una bella sorpresa in questa prima metà di stagione. Il pilota romano, approdato in extremis in VR46 dopo il benservito di Gresini, ha dimostrato in pista di essersi meritato questa sella, imponendosi come punto di riferimento per il team. Colpisce la sua costanza di rendimento, soprattutto se paragonata allo stesso periodo della passata stagione, che fa ben sperare in vista della seconda metà dell'anno. Tuttavia, quel è che mancato a ‘Diggia’ è il guizzo per il podio, che si spera possa arrivare da qui a fine 2024.  

Delusione, invece, per Marco Bezzecchi (voto 5), in grande difficoltà nel trovare la quadra in sella alla GP23. Il riminese sembra la versione sbiadita del pilota veloce e consistente visto nella prima metà dello scorso anno, dove colse ben tre vittorie tra gare e Sprint. La speranza è quella di vederlo tornare competitivo in fretta: per farlo, sarà fondamentale risolvere i problemi di sottosterzo che lo affliggono da test pre-stagionali. Non semplice, ma è quantomeno d'obbligo provarci per salutare al meglio VR46 e arrivare carichi in Aprilia nel 2025.

Giorgia Guarnieri

Leggi anche: MotoGP | Le pagelle di metà stagione, Aprilia: seconda forza, ma Ducati è lontana