Il primo e il secondo. La Mercedes vive un'altalena di emozioni tra il suo primo pilota, il suo gioiello, il suo fenomeno, e quell'altro, l'onesto secondo ma nulla di più. Con il mondiale costruttori ormai di fatto chiuso e messo al sicuro, al team anglo tedesco interessa solo la conquista del titolo piloti, sempre più nelle mani del suo alfiere Lewis Hamilton. 

Anche in Malesia l'andamento del weekend è stato difficile da interpretare: venerdì difficile, ottimo il sabato, così così in gara. Una Red Bull assolutamente rinata ha strappato la vittoria ad Hamilton il quale, va detto, ha giocato più di testa che di piede quest'oggi, incassando altri punti ugualmente importanti per la volata finale del campionato. Per Valtteri Bottas è stato invece un altro weekend negativo, perché oltre che incassare, come da ormai qualche gara, importanti distacchi dal compagno, fallisce oggi il suo principale compito che era quello di tenere Vettel dietro di sé interrompendo la sua rimonta. Durante tutta la gara peraltro il ritmo delle Frecce d'argento non è mai stato irresistibile, tanto nel primo stint quanto nel secondo, quando con gomme soft (le preferite dalla W08) non sono riusciti a fare la differenza nei confronti della Red Bull.

E' una Mercedes che partirà per il Giappone con le solite certezze (tante) ma anche qualche dubbio in più; date le performance meno brillanti del previsto degli aggiornamenti tecnici proposti a Sepang. "Sono sicuro che in Giappone con meno caldo andremo meglio" ha commentato Lewis Hamilton a fine gara, "non mi ha sorpreso la gara della Red Bull, sapevamo di non essere al massimo e ho solo cercato di evitare rischi e raccogliere punti". I grattacapi in particolare si chiamano Ferrari e Red Bull: i primi, seppur sfortunati sempre competitivi, i secondi tornati inaspettatamente veloci e fastidiosi. La ritrovata competitività del team austriaco infatti, che come sempre a fine stagione si esalta, nel suo ruolo di giudice del campionato potrebbe finire per premiare proprio la Mercedes infilandosi nella lotta per il podio e rubando punti alla Ferrari che ora insegue. 

Risposte chiare arriveranno domenica prossima dalla gara in Giappone: un circuito che come pochi altri premia l'efficienza aerodinamica e che dovrebbe vedere favorita la Mercedes, ma con una Red Bull ora più che mai sicuramente della partita e una Ferrari sulla carta meno favorita, ma legittimamente da considerare lì, a giocarsi la vittoria dopo quello che ha fatto vedere su una pista come Spa, altrettanto sfavorevole (sulla carta), ma su cui ha rischiato di vincere. 

Le lotta a tre ora è ufficialmente aperta. E chi se la perde?

Stefano De Nicolo'