Nel salotto di Hamilton, la sua pista preferita, lo sgambetto della Ferrari è sonoro, roboante. Una gara perfetta di Sebatian Vettel e di tutta la Ferrari riapre completamente il Mondiale e riporta la rossa al successo dopo tre gare di digiuno. Non succede quasi nulla di entusiasmante durante la gara però. Il botto tra Stroll e Hartley, con il canadese che in casa fa una magra figura e perde la macchina stringendo a muro l'incolpevole neozelandese (ricoverato per accertamenti, ndr) innesca una carambola da trattenere il fiato. Primo giro e pronti via l'ingresso della Safety Car, ma troppo presto per ribaltare gli equilibri della corsa. Vettel mantiene la testa e da lì in avanti è una cavalcata verso la bandiera a scacchi con la sfida che si sposta sulla strategia dei pit stop.

Ricciardo, Hamilton e Verstappen sono i primi a fermarsi marcandosi e inseguendosi tra di loro, a colpi di giri veloci ma senza regalare mai nessuna vera battaglia ruota a ruota. Infine Hamilton riesce a rimanere davanti a Kimi Raikkonen dopo la sosta del ferrarista, mentre davanti Vettel e Bottas strapazzano le loro gomme fino al limite portando le hypersoft fino al giro 33 quando il finlandese si ferma un giro prima di Vettel che gestisce senza problemi il vantaggio di 5 secondi per rimanere davanti. Da qui alla fine una gara in gestione per Seb, mentre dietro solo abbozzi di sfide tra Hamilton e Ricciardo, Verstappen e Bottas, per definire le posizioni finali dietro alla perfetta Ferrari numero 5 di oggi. La gara degli altri premia nuovamente la Renault con Hulkenberg e Sainz settimo e ottavo ma soprattutto un immenso Charles Leclerc (10°) a punti ancora una volta con la sua Sauber. Ancora una delusione per le Haas ma soprattutto per la McLaren: Alonso parcheggia mestamente ai box una vettura piena di problemi che addossava tutte le colpe al motore Honda con troppa leggerezza.

Ma ciò che impressiona della vittoria di oggi è il rendimento della Ferrari e la crescita della macchina nel corso del weekend. Una sfida vinta contro la Mercedes proprio sulla cavalleria e la potenza, con la Rossa che volava sul rettilineo del terzo settore e una Mercedes invece in difficoltà, penalizzata dal mancato arrivo della power unit evoluzione che invece montava Sebastian Vettel. Una corsa che ribalta ancora una volta tutti i rapporti di forza in pista tra i top team con la Ferrari che torna protagonista di fatto annullando la concorrenza di Mercedes e Red Bull in evidente difficoltà e ridotte al ruolo di inseguitori.

Una domenica da favola, con Vettel che si esprime addirittura in italiano durante la conferenza stampa di fine gara e dedica la vittoria a tutto il popolo della Ferrari in ricordo dell'indimenticato Gilles Villeneuve. Ancora una volta però i top team si sono inseguiti sfidandosi a distanza sui distacchi e i tempi sul giro, privandoci ancora una volta del confronto ruota a ruota che tanto vorremmo vedere.

Seb riconquista peraltro la testa di una classifica voltatile, resa ancora più corta da Hamilton che ora insegue a un solo punto di ritardo e con un Mondiale che di fatto dopo 7 gare è ancora in parità. Il GP di oggi ribalta ancora una volta tutto quello che credevamo di sapere sui valori in campo in questo campionato, con gomme che dovrebbero essere più morbide ma strategie e stint che invece sono sempre più prolungati e azzardati. E dal prossimo GP in Francia tornano le gomme con le nuove specifiche e battistrada più sottile che tanto sono piaciute alla Mercedes. Pronti per un altro ribaltamento dei valori?

Stefano De Nicolo'