WEC | 6 Ore del Messico: Porsche in extremis, primo successo stagionale Aston Martin in GTE Pro
Terzo posto per la Toyota di Stephane Sarrazin, Kamui Kobayashi e Mike Conway, con la gemella TS050 Hybrid di Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi fuori dai giochi per un problema all’ibrido; in LMP2 trionfa la Ligier-Nissan del RGR Sport, davanti al pubblico di casa. In GTE Pro, dopo la pole position ottenuta il venerdì, l’Aston Martin centra la prima vittoria con il duo Richie Stanaway e Darren Turner, mentre in Am primo posto per la Porsche del Abu Dhabi Proton Racing.
Dopo la pole position stabilita dall’Audi #8 quest’ultima, nel corso delle due ore, mantiene il vantaggio sulla Porsche mentre la #7, a causa della continua usura degli pneumatici, è costretta a fermarsi ai box. Attorno alla metà gara è stata prevista pioggia, scesa mezz’ora dopo allo scoccare di quest’ultima. Sulla Porsche #1 una serie di fastest lap di Hartley permette alla 919 Hybrid di portarsi in prima posizione, nonostante la comparsa della pioggia che induce il cambio di pneumatici in casa Porsche Team. L’Audi, invece, ritarda il cambio pneumatici con un leggero lungo di Jarvis verso 2 ore 30 minuti dalla fine. La Toyota continua ad avere problemi al sistema ibrido che manda KO la #5 dopo neanche 2 ore di gara. Una TS050 che, malgrado il problema tecnico, riesce a conquistare il terzo posto grazie alle abilità di Sarrazin sotto la pioggia che avvicinano la vettura giapponese ai tedeschi.
Un duello all’insegna di Audi e Porsche soprattutto a 5 minuti dalla fine, quando Bernhard va dritto all’ultima curva, rischiando di mandare tutto in fumo, oltre al problema al brake by wire accusato a pochi minuti dal termine dell’Audi #7, che l’hanno esclusa dalle possibilità di vittoria.
In LMP2 è un trionfo Ligier-Nissan del team RGR Sport, capitanata dal Team Principal, pilota e promotore della gara: Ricardo Gonzalez che, assieme ai portoghesi Bruno Senna e Filipe Albuquerque, regalano il successo al pubblico di casa, piazzandosi in prima posizione nel finale dopo un problema ai freni della Oreca. Un vittoria conseguita dopo la conquista della pole position del venerdì, interrompendo la striscia delle tre vittoria consecutive della Oreca-Nissan #36 del Signatech Alpine.
In GTE Pro è prima vittoria stagionale per l’Aston Martin. Dopo la pole, arriva anche il successo con la #97 di Stanaway e Turner in un weekend dominato sin dalle prove. Ferrari in grande difficoltà. Le 488 hanno dovuto confrontarsi con una bassa velocità di punta e con diversi ostacoli durante la gara, specie il contatto iniziale con una Ford da parte della #51 di Bruni e Calado ed il drive through per aver superato i limiti della pista. Nonostante tutti questi fattori, durante l’arrivo della pioggia al muretto si opta per proseguire con gli pneumatici slick, azzeccando la scelta. L’Aston Martin che, fino a quel momento, stava in testa con le due Vantage GTE, vede la #95 sbattere contro le barriere, donando alle Ferrari la seconda e terza posizione con la #51 e #71. Quest’ultima, però, è costretta a cedere la terza posizione all’arrivo della stessa Aston #95, a poco più di un’ora dal termine. Terz’ultima ed ultima la Ford, in mezzo alle vetture del Chip Ganassi, la Porsche 911 RSR di Lietz e Christensen.
In GTE Am, la Porsche #88 spezza il ciclo di vittorie fino ad ora ottenute da Ferrari e Aston Martin, con l’equipaggio del Abu Dhabi Proton Racing formato da Khaled Al Qubaisi, David Heinemeier-Hansson e Patrick Long. Nonostante la partenza in penultima posizione, la Ferrari #83 di AF Corse finisce la prova in seconda posizione. La prossima gara si terrà a Austin sul Circuito delle Americhe, sabato 17 settembre. L’evento, ribattezzato Lone Star Le Mans, si svolgerà in concomitanza con l’IMSA WeatherTech Sportscar.
WEC - 6 Ore Città del Messico
1 - Bernhard/Webber/Hartley (Porsche 919) – Porsche - 230 giri
2 - Fassler/Lotterer (Audi R18) – Audi - 1'01”442
3 - Sarrazin/Conway/Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1'09”709
4 - Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919) – Porsche - 1'30”004
5 - Tuscher/Kraihamer/Imperatori (Rebellion R-One/AER) – Rebellion - 12 giri
6 - Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JS P2/Nissan) – RGR - 20 giri
7 - Menezes/Lapierre/Richelmi (Alpine A460/Nissan) – Signatech - 20 giri
8 - Dalziel/Derani/Cumming (Ligier JS P2/Nissan) – ESM - 23 giri
9 - Leventis/Williamson/Kane (Gibson 015S/Nissan) – Strakka - 23 giri
10 - Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JS P2/Nissan) – RGR - 23 giri
Matteo Milani