Non sono mancate le novità aerodinamiche in quel di Budapest, con i vari team ancora pienamente focalizzati sull'obiettivo di sviluppare le attuali monoposto prima della pausa estiva. Su un circuito da alto carico e dalle caratteristiche diametralmente opposte rispetto a quelle che invece andranno a caratterizzare l'appuntamento di Spa tra una settimana, l'intento principale rimane quello di andare alla ricerca di ulteriori punti di carico senza rischiare di compromettere la stabilità della vettura: un risultato tutt'altro che semplice, come evidenziato dai numerosi tentativi andati a vuoto da parte di diverse scuderie (Ferrari e Aston Martin su tutte) in questa prima parte della stagione.

Prove comparative per Verstappen e Perez

A presentare il pacchetto di novità più importante sul tortuoso tracciato ungherese è stata sicuramente la Red Bull. Il team di Milton Keynes, dopo aver messo in mostra una superiorità a tratti imbarazzante nelle primissime uscite stagionali, ha dovuto fare i conti con il progressivo ritorno da parte della concorrenza, che ha infatti conquistato quattro degli ultimi sette Gran Premi. Se questa inversione di rotta è da attribuire principalmente ai grandi passi avanti fatti da McLaren e Mercedes, dall'altro in Red Bull gli aggiornamento portati finora sembrano non aver dato gli effetti sperati. Occorre naturalmente considerare che, come da regolamento, il team campione del mondo ha un arco di sviluppo in galleria del vento più limitato rispetto agli avversari, ma la sensazione è che qualcosa non abbia funzionato sulle novità introdotte a bordo della RB20.

Per questo motivo le novità introdotte in Ungheria sono state assai rilevanti e volte a “rivoluzionare” la filosofia aerodinamica che aveva contraddistinto sino a questo momento la RB20. Mentre la vettura di Verstappen nella prima giornata ha portato in pista l'intero nuovo pacchetto (con diverse prove comparative dell'ala anteriore effettuate nelle FP1), quella di Perez ha inizialmente fatto a meno della nuova soluzione adottata su pance e cofano motore. Come dichiarato dal direttore tecnico del team Pierre Waché, non è affatto escluso che le versioni della Red Bull potrebbero variare a seconda delle caratteristiche della pista, lasciando intendere come a Spa possa essere nuovamente riproposto il pacchetto aerodinamico utilizzato a Silverstone

Verstappen in azione nella prima giornata di prove a Budapest: si nota il nuovo andamento delle fiancate sulla RB20
Verstappen in azione nella prima giornata di prove a Budapest: si nota il nuovo andamento delle fiancate sulla RB20

Red Bull a Budapest: addio ai “bazooka”

Entrando maggiormente nel dettaglio delle novità introdotte in Ungheria, la RB20 presenta un'ala anteriore profondamente rinnovata in tutti i propri elementi, con un andamento differente della zona a cucchiaio per sfruttare in maniera più efficace i flussi e anche lo spostamento sulla zona esterna del sistema di regolazione del flap. Vistose variazioni anche nella zona della pance: mentre il sistema di raffreddamento interno è rimasto immutato, grossi lavori sono stati effettuati nella zona dell'undercut, senza ovviamente tralasciare la sparizione dei cosiddetti “bazooka” in favore di una soluzione più classica che rappresenta una sorta di ritorno al passato. Dal punto di vista delle temperature, l'Hungaroring rappresenterà un banco di prova importante, visto il grande caldo presente sul circuito magiaro: qualora il sistema di raffreddamento della power unit Honda dovesse risultare efficace, i tecnici di Milton Keynes avranno la possibilità di pensare con maggiore serenità al futuro e proseguire sulla strada tracciata.

Marco Privitera