Alla fine di un infinito "tira e molla", a poco meno di due ore dall'inizio delle FP1 il Gran Premio d'Australia di Formula 1 è stato ufficialmente cancellato. Una magra figura per il Circus iridato, che ha atteso fino all'ultimo momento di prendere una decisione che sembrava ormai inevitabile, dopo la scoperta di un caso di positività al Coronavirus per un membro del team McLaren. Delusione per il pubblico, arrivato in circuito ma vistosi respinto senza alcun preavviso.

E' stata una lunga agonia, quella del primo appuntamento stagionale di Melbourne. Preparato tra le mille incertezze legate alla diffusione globale del Coronavirus, sino a meno di 24 ore dall'accensione dei motori sembrava essere pienamente confermato. A dispetto delle tante cancellazioni che stanno caratterizzando lo sport in tutto il mondo. Ma poi è arrivata come un fulmine a ciel sereno (ed in maniera tutt'altro che inattesa) la notizia della positività di un membro del team McLaren a cambiare le cose, ed allora la situazione ha preso una piega a dir poco ingarbugliata.

Dopo l'annuncio del ritiro dal week-end australiano del team di Woking, la cancellazione dell'intero evento sembrava essere cosa ormai scontata, soprattutto dopo la riunione svoltasi tra i Team Principal, gli organizzatori, la FIA ed i rappresentanti dello Stato di Victoria. Ma le cose non sono filate via senza intoppi, visto che sino a due ore dall'inizio delle prime libere si è assistito ad un "balletto" sicuramente poco edificante per l'immagine della Formula 1.

LUNGHE TRATTATIVE

Il comunicato ufficiale alla fine è arrivato, ma quanta fatica. Al punto che i tifosi sono giunti regolarmente in autodromo, vedendosi poi respinti senza alcun tipo di preavviso. Gli uomini della Federazione hanno tentennato a lungo, subendo da un lato le richieste della maggioranza dei team (contrari a voler correre) e dovendo considerare anche l'entità degli accordi commerciali in essere con gli organizzatori e gli sponsor.

A un certo punto, sembrava persino che la gara dovesse disputarsi senza la presenza di pubblico. Un po' sullo stile di quanto sta avvenendo in Florida per la prima gara IndyCar. Tanto che una buona parte dei team (esclusi Ferrari, Mercedes e Renault) aveva già iniziato a preparare le vetture per le FP1. Nel paddock, al tempo stesso, si rincorrevano le voci di abbandono da parte di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, secondo alcune fonti già in volo verso l'Europa.

Ci ha pensato quindi la Mercedes ha rompere gli indugi, pubblicando un comunicato nel quale evidenziava la richiesta fatta alla FIA di annullare l'evento e rendendo noto il proprio ritiro dalla competizione. Ad esso ha infine fatto seguito la nota ufficiale emessa dalla FIA, la quale si è dichiarata "dispiaciuta per i fans", assicurando che riceveranno un "rimborso integrale", ma sottolineando come la tutela della salute di tutti avesse la priorità.

E menomale, semmai qualcuno non se ne fosse accorto prima.

L'INCOGNITA CALENDARIO

Gran Premio d'Australia cancellato, dunque. E adesso, le prossime settimane per il Circus della Formula 1 rimangono un'incognita. La gara in Bahrain (prevista tra una settimana) per il momento non prevede la presenza di pubblico, ma sono alte le possibilità che anch'essa possa slittare. Stesso discorso per quanto riguarda il Vietnam, mentre la Cina ha già da diverse settimane subito un rinvio. A questo punto, la data del 3 Maggio (quella del Gran Premio d'Olanda) potrebbe sembrare quella più plausibile per l'avvio del Mondiale. Sicuramente il più tormentato della storia.

Marco Privitera