F1 | Gp Bahrain, le pagelle ai protagonisti
Sebastian Vettel 10. Dopo un venerdì dove pareva indietro rispetto al compagno di squadra, si ritrova al sabato conquistando una strepitosa pole position. In gara non si fa sorprendere e dopo la prima sosta incomincia il suo show compiendo 40 giri su gomma soft. Nel finale tiene piuttosto agevolmente dietro Bottas conquistando la seconda vittoria stagionale.
Valtteri Bottas 5,5. Riscatta l'opaca prestazione di Melbourne con un secondo posto che, a conti fatti, è una vera e propria sconfitta. Attende la sosta di Vettel senza cercare di ricucire il gap, cercando l'attacco al tedesco quando ormai la gara volge al termine.
Lewis Hamilton 6,5. Alla fine per come si erano messe le cose con la penalità per aver sostituito il cambio il terzo posto è il massimo risultato a quale poteva ambire Lewis che, ad inizio gara, ingaggia un duello rusticano con Verstappen proseguito verbalmente nel box delle interviste.
Pierre Gasly 8,5. Ma che weekend ha fatto il francese? Sempre nel gruppo dei primi sia in qualifica che in gara vince alla stragrande il confronto con i team del pacchetto di mischia. Facendo prendere una bella rivincita anche alla Honda....
Kevin Magnussen 8,5. Che sia lui che la Haas fossero in palla lo si era visto anche a Melbourne. Qui, a differenza dell'Australia, le soste ai box non producono unsafe release e il biondo danese può festeggiare punti pesanti in ottica lotta quarto posto Costruttori. Si toglie lo sfizio di sverniciare Verstappen al via...
Nico Hulkenberg 7. Emerge solamente lui dalla mediocrità che è la Renault di questo inizio di stagione. Altra zona punti artigliata ma visti gli ingenti investimenti fatti ad Enstone ci si aspettava di vederli qualche posizione più in su.
Fernando Alonso 7. Finisce un'altra gara a punti ma dietro a macchine che, in teoria, dovrebbero stare dietro alla McLaren. Ma a livello personale il suo 4° posto nel Mondiale è goduria pura.
Stoffel Vandoorne 6,5. Si francobolla al suo teammate seguendolo in classifica sia in qualifica che in gara, concludendo per la seconda volta consecutiva a punti.
Marcus Ericsson 8. Era da Monza 2015 che il biondo svedese non terminava in zona punti. Replica a Sakhir quel piazzamento grazie ad una strategia redditizia e alla sua guida senza particolari errori.
Esteban Ocon 6,5. Prende i primi punti stagionali unicamente per disgrazie altrui (vedi ritiri Red Bull e Raikkonen) più che per meriti propri ma con questa Force India, obiettivamente, è difficile fare più di questo.
Carlos Sainz Jr. 5,5. Desolatamente ad un punto in classifica mentre il suo ex team vola. Come cambiano in fretta le cose in Formula 1!
Sergio Perez 5,5. Perde il confronto con il compagno di squadra ma non gli si può rimproverare nulla visto che ad inizio gara viene centrato da Hartley finendo, di fatto, la sua gara.
Brendon Hartley 5. In perenne difficoltà anche in questo weekend viene surclassato dal compagno di squadra. Conoscendo la proverbiale "pazienza" di Helmut Marko deve assolutamente darsi una svegliata.
Charles Leclerc 5. Un errore al sabato lo innervosisce, poi in gara non riesce mai a trovare quel ritmo che lo avrebbe potuto portare molto più avanti in classifica.
Romain Grosjean 5. Deve fare un pit stop in più ma in generale non pare mai dare l'impressione di essere sui livelli di Magnussen.
Lance Stroll 5. Senza una guida tecnica esperta (vedi Massa) e senza risorse finanziarie sarà difficilissimo risalire dal fondo dello schieramento. Quando il solo budget non basta...
Sergey Sirotkin 5. Rischia di essere il capro espiatorio di una situazione dove lui c'entra davvero in modo marginale. Finire dietro a Stroll non lo aiuta di certo.
Kimi Raikkonen 7. Fino alle qualifiche del sabato è da 10. Poi la domenica la musica cambia: si fa sorprendere da Bottas allo start e al pit falcia in maniera del tutto incolpevole l'addetto alla posteriore sinistra. Ma è in forma smagliante....
Max Verstappen 4. Affronta Hamilton come se non ci fosse un domani danneggiando in maniera irreparabile la sua Red Bull. Deve migliorare sull'aspetto mentale se vuole competere con i big della categoria.
Daniel Ricciardo 6. Il non vederlo ridere è già un male in questa Formula 1 alcune volte troppo seriosa. Ma a Milton Keynes si stanno davvero impegnando per togliergli il sorriso e non solo per il mancato rinnovo di contratto.
Vincenzo Buonpane