F1 | GP Miami, qualifiche: Daniel Ricciardo dalle stelle alle stalle in poche ore
In Florida le cose sembrano mettersi bene per Daniel Ricciardo con la Sprint Race, ma la prestazione in qualifica ridimensiona tutto
Daniel Ricciardo non riesce a replicare quanto di buono fatto vedere nella mattinata in Florida durante le qualifiche per il GP di Miami: l'australiano chiude in diciottesima posizione e, tenendo conto della penalità rimediata in Cina, allo spegnimento dei semafori prenderà il via dall'ultima posizione.
Una sprint race fantastica
Il fine settimana per l'australiano aveva preso il via nella maniera migliore, con il risultato delle qualifiche sprint che rappresenta il punto più alto raggiunto dal pilota nel 2024, con un chiaro rimando a quanto raccolto nelle qualifiche per il GP del Messico nel 2023.
La parte migliore doveva ancora arrivare perché nella gara sprint, quando al via Sergio Perez ha tirato troppo Curva 1, Daniel ha colto l'attimo, portando la sua Visa Cash App RB in zona podio. Oggettivamente la monoposto dell'australiano non aveva e non ha le potenzialità per impensierire seriamente i primi della classe, soprattutto la Red Bull.
Checo ha ripassato agevolmente l'australiano, in una fase successiva, relegandolo in quarta posizione. Nonostante tutto, Ricciardo ha mantenuto in maniera impressionante il quarto posto, nonostante gli sforzi di Sainz con l'attacco negli ultimi giri.
Una qualifica disastrosa
Al pomeriggio, però, suona una musica diversa. Daniel viene eliminato nel Q1 con il tempo di 1:28.617, valido per la diciottesima posizione. Il crono dell'australiano è molto lontano dal tempo di 1:27.689 segnato dal battistrada Max Verstappen e, cercando un benchmark più vicino, paga poco più di due decimi a Logan Sargeant, a quanto pare messo sotto osservazione da parte della stessa Williams, che gira in 1:28.487.
Nel confronto con il compagno di squadra, paga quasi tre decimi a Yuki Tsuonoda (1:28.324), che, tra l'altro, con una buona progressione tra le manche riesce a salire in decima posizione. Ricciardo ha dichiarato che "non aveva il posteriore", per cui o le condizioni ambientali hanno giocato contro Daniel o qualche aggiustamento di assetto non ha funzionato.
Prospettive per domani
Il diciottesimo tempo, combinato con la penalità rimediata a Shanghai vedo l'australiano sulla buona strada per iniziare la gara in ultima posizione. Nel giro di poche ore Daniel ha visto nuovamente le sue quotazioni crescere, dopo un avvio di stagione non certo esaltante, soprattutto con la potenzialità di mettere in ombra quel Sergio Perez che, dal ritorno in pista dopo l'appiedamento di Nyck De Vries nel 2023, potrebbe sostituire, per poi "cadere", quasi in maniera inspiegabile, nelle prestazioni.
La gara di domani, con tutte le incognite e difficoltà per la partenza dalle retrovie, dovrà fornire una cartina tornasole per capire l'effettiva "forza" di Daniel Ricciardo a Miami e, soprattutto, mettere in prospettiva quanto fatto fino ad ora prima che parta la stagione europea del Campionato.
Luca Colombo