Se il Mondiale si corresse sempre sulle alture di Città del Messico, Max Verstappen e la Red Bull sarebbero sicuramente i favoriti d'obbligo. Peccato che il successo per l'olandesino volante sia giunto (quasi) al termine di una stagione particolarmente travagliata soprattutto nella parte iniziale, ma che nella seconda metà ha visto il pupillo del team mettere in mostra una condotta matura, solida e responsabile. Un percorso pressoché privo di errori, caratterizzato dai successi colti in Austria e in quello che ormai si può considerare il suo...circuito di casa. In Messico, il giovane Max ha potuto festeggiare per il secondo anno consecutivo, al termine di una gara condotta con autorità dopo essere riuscito a prendere la testa della corsa già alla prima curva. Una posizione che poi non ha più mollato sino alla bandiera a scacchi, respingendo di volta in volta con un ampio margine di sicurezza gli attacchi tentati dalla concorrenza. Una vittoria che restituisce fiducia al team Red Bull, e che premia colui che (nel giorno del quinto titolo iridato di Lewis Hamilton) si candida a diventare uno dei futuri re della categoria.

"La partenza è stata fondamentale - ha dichiarato Verstappen a fine gara - e anche se sarebbe stato meglio partire dalla pole, anche in questa occasione ciò non si è rivelato decisivo per la vittoria nel Gran Premio. Abbiamo condotto sempre con un buon margine durante la gara, non abbiamo mai subito pressioni particolari e questa è davvero una buona sensazione. Mi dispiace per Ricciardo, sarebbe stato bello concludere con una doppietta. Dopo il suo ritiro ho chiesto al team di verificare che tutto fosse a posto, in maniera tale da non avere brutte sorprese nel finale".

Decisamente diverso l'umore dall'altra parte del team, con un Daniel Ricciardo che sembra vivere come un separato in casa queste ultime gare della stagione. Dopo aver siglato una splendia pole in qualifica "beffando" il compagno per pochi millesimi, l'australiano si è reso autore di una partenza tutt'altro che entusiasmante, in seguito alla quale si è ritrovato in terza posizione alle spalle di Verstappen e Hamilton. Ricciardo ha poi mantenuto un ottimo ritmo specialmente dopo il primo pit stop, quando è riuscito a scavalcare l'inglese della Mercedes in difficoltà e respingendo in maniera efficace gli assalti di Vettel, forte di uan gomma Ultrasoft nuova e appena montata. I sogni di gloria per lui si sono però infranti a poche tornate dal termine, con l'ennesima fumata che ha costretto il buon Daniel all'ennesimo ritiro stagionale. 

L'amaro commento a fine gara esprime tutta la delusione del pilota di Perth: "Non ho più parole. Abbiamo provato la partenza per tutto il week-end ed era andata sempre bene, poi al via è stata...uno schifo. Una sfortuna incredibile. Mancano due gare ma non ho più voglia di correrle...ci vediamo l'anno prossimo". Uno sfogo giunto al termine di un fine settimana che per lui era iniziato nel migliore dei modi, ma conclusosi con l'ennesima resa anticipata, la seconda consecutiva dopo Austin. Un trend davvero anomalo, specie se messo a confronto con quello del compagno di squadra. In attesa di una separazione che nei fatti sembra già essersi concretizzata da diverse settimane...

Marco Privitera