Dopo aver archiviato una spettacolare Dakar tutto è pronto tra le stradine di Montecarlo per l'inizio del FIA World Rally Championship 2022, una stagione che si prospetta oltremodo interessante che segna l'inizio di una nuova era.

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WRC 2022, benvenuto ibrido

Tutto è pronto per l'avvento delle Rally1, auto che diventano le nuove regine del Mondiale dopo le amate 'Plus'. Inizia una nuova fase per questa speciale disciplina che vede al via ancora tre costruttori e mezzo ai nastri di partenza (M-Sport gestirà come accaduto negli ultimi anni le Ford).

Regna l'incertezza alla vigilia del prestigioso appuntamento monegasco, il primo di 13 interessanti eventi tutti da scoprire. Le case hanno lavorato senza sosta negli ultimi mesi contro una serie di problemi dovuti all'ibrido, un'aspetto inedito per tutti che è senza dubbio da prendere in considerazione.

Il WRC, come del resto il mondo del motorsport, segue quanto chiede il mercato ed un passaggio alle auto ibride era semplicemente necessario. L'obiettivo è quello di avere più costruttori in pista, un missione che per ora appare fallita visto che nella classe regina militeranno le medesime auto del 2021.

Il calendario: 13 prove, si cerca di tornare alla normalità 

Saranno 13 le prove previste per il FIA WRC 2022. Si cerca di tornare alla normalità anche se regna l'incertezza per quanto riguarda l'appuntamento in Giappone e la Nuova Zelanda, territori in cui le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria sono oltremodo significative.

L'Italia mantiene il proprio slot nella serie con la tradizionale tappa in Sardegna, rally previsto per giugno dopo il Portogallo e prima del Kenya. Resta da definire un round a fine agosto, mentre Monza al momento è esclusa dopo aver chiuso in via eccezionale il campionato negli ultimi due anni.

WRC 2022, chi prenderà il posto di Ogier?

Sébastien Ogier, otto volte campione del mondo dopo l'ACI Monza Rally 2021, non sarà presente a tempo pieno nella categoria. Il plurivincitore del Rally di Montecarlo non mancherà all'appello nel primo round della stagione prima di concentrarsi su altri progetti (tutto resta ancora da definire per quanto riguarda l'Endurance).

Nell'attesa di scoprire in quali round rivedremo il nativo di Gap, regna l'incertezza su chi indicare come favorito per un Mondiale più incerto che mai. Solo la prova che ci apprestiamo a vivere potrebbe regalarci qualche indizio, gli imprevisti sono dietro l'angolo per tutti che sono stati costretti a partire da un foglio completamente bianco.

Toyota vs Hyundai, la sfida continua

I due costruttori presenti ai nastri di partenza dovrebbero mantenere un piccolo margine su Ford. Il condizionale resta d'obbligo, tutto può succedere tra le stradine limitrofe al Principato di Monaco.

Il gallese Elfyn Evans, vicecampione nel 2020 e nel 2021, guida l'armata giapponese che ripresenterà a tempo pieno il finnico Kalle Rovanpera che lo scorso anno è riuscito a vincere i primi due eventi in carriera. La stella di Jyväskylä, tradizionale sede del Rally di Finlandia, non sarà l'unico scandinavo per Toyota che nelle prove in cui non vi sarà Ogier farà affidamento su Esapekka Lappi.

Hyundai risponde con la confermata coppia formata dall'estone Ott Tanak e dal belga Thierry Neuville. I due sono pronti a sfidare le Yaris che lo scorso anno sono state semplicemente superiori. Il brand coreano punterà anche sul giovane svedese Oliver Solberg, presente part-time con Daniel Sordo. 

M-Sport: tra il ritorno di Loeb e l'arrivo di Breen

Almeno per il round di Montecarlo rivedremo nel Mondiale Sébastien Loeb con una delle 'Puma' di M-Sport. La squadra inglese che gestisce le Ford avrà tra le proprie fila anche l'irlandese Craig Breen che al termine del 2021 ha lasciato Hyundai.

Il britannico Gus Greensmith torna con l'équipe di Malcolm Wilson insieme al francese Adrien Fourmaux, giovane francese che ha contribuito allo sviluppo del nuovo modello del marchio americano. C'è ottimismo per quest'ultima realtà che lo scorso anno non ha mai impensierito i rivali.

Luca Pellegrini