© Red Bull Content Pool
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La Racing Bulls arriva alla pausa estiva della stagione 2024 come sesta forza del campionato, con 34 punti all'attivo. Una buona prima parte di stagione per la squadra faentina, che adesso deve difendere i punti conquistati nelle ultime dieci gare.

Racing Bulls, primi degli altri

Quando la Racing Bulls venne presentata a inizio anno sulle ceneri dell'Alpha Tauri, più di qualcuno avanzò qualche dubbio su una somiglianza con la Red Bull dello scorso anno, pensando che avrebbe potuto fare un'ottima figura e magari puntare in alto. Non è stato così, ma la prima parte di stagione si può comunque considerare ottima, specie dopo un 2023 quasi disastroso.

Sesto posto in classifica costruttori con 34 punti, 7 in più della Haas. Molto meglio di quanto fatto nel 2023, quando in tutto l'anno la squadra ottenne solamente 25 punti. Dopo le prime gare in cui sembrava che la top 10 fosse appannaggio dei primi cinque team, i primi punti sono arrivati a Melbourne, con un settimo posto di Tsunoda (anche grazie ai ritiri di Verstappen e delle Mercedes, e alla penalità di Alonso), che ancora oggi è il miglior risultato stagionale della squadra replicato a Miami. Nelle successive gare arriveranno altri nove arrivi a punti nelle gare, sei di Tsunoda e tre di Ricciardo, più un doppio arrivo a punti nella Sprint Race di Miami.

Raggiungere l'Aston Martin in quinta posizione, a quota 73, sembra utopico. Tuttavia, la possibilità di difendere la sesta piazza dalla Haas non sembra essere un'impresa impossibile, anche grazie ad un Ricciardo che nelle ultime gare ha iniziato ad ingranare. Il fatto poi di poter confermare la propria line up (con Perez che rimarrà in Red Bull) consentirà al team di non perdere il ritmo con cambi in corsa.

Voto: 7,5

Tsunoda, troppo sottovalutato?

Yuki Tsunoda Racing Bulls
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Il pilota giapponese, nella prima parte del campionato, ha vissuto probabilmente il miglior momento della sua carriera. Dodicesimo posto in campionato, con sette arrivi a punti (più uno in una Sprint Race) e 22 punti conquistati; due settimi posti, in Australia e a Miami, come miglior risultato; 7 Q3, con un settimo posto a Imola come miglior piazzamento in qualifica; e infine, uno score di 7-5 in gara su Ricciardo (nelle gare in cui hanno chiuso entrambi al traguardo) e di 9-5 in qualifica. Risultati che gli sono valsi una meritata conferma in VCARB per il 2025.

Eppure, resta il disappunto per la mancata promozione in Red Bull. Il giapponese, forse, sarebbe stato quello più adatto per sostituire Perez da Zandvoort in poi, ma le ultime voci danno per confermato il messicano; e, anche se così non dovesse essere, sembra che in ogni caso Ricciardo gli sarebbe stato preferito, nonostante pare che Helmut Marko puntasse su di lui. Questo potrebbe inficiare in negativo la sua seconda parte di stagione, con Tsunoda che potrebbe esserne colpito nel morale. Tuttavia, finora non c'è molto da dire sulla sua prima parte di stagione, risultando certamente come uno dei migliori piloti finora.

Voto: 8

Ricciardo, la luce in fondo al tunnel?

Daniel Ricciardo Racing Bulls
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Dopo una prima parte di stagione che si potrebbe definire disastrosa, con l'australiano schiacciato da uno Tsunoda in formissima, nelle ultime gare prima della pausa estiva, anche grazie al nuovo pacchetto di aggiornamenti introdotto a Montreal, è tornato ad avere prestazioni di alto livello. Tre piazzamenti a punti nelle ultime sei gare, che uniti al quarto posto nella Sprint Race di Miami portano il bottino totale a 12 punti. In qualifica brillano il terzo posto nelle qualifiche Sprint di Miani e il quinto in Canada.

Dopo la pausa estiva Ricciardo sarà chiamato a confermare il suo ottimo stato di forma attuale, guadagnando punti utili alla causa del team e alla propria. Infatti, a differenza di Tsunoda, non è stato ancora confermato in squadra, e questo potrebbe significare sia una promozione per il prossimo anno in Red Bull, sia un licenziamento a favore di Liam Lawson. Tutto dipenderà anche da cosa farà Perez nella seconda parte della stagione, ma se Ricciardo vuole rimanere in F1 dovrà dimostrare che il declino, iniziato da quando è andato in McLaren nel 2021, si è definitivamente arrestato.

Voto: 5,5

Alfredo Cirelli