Jolyon Palmer è fino a questo momento l'unico rookie annunciato per il mondiale 2016 di Formula 1. Il britannico infatti, dopo il ruolo di terzo pilota ricoperto nel 2015 in Lotus, quest'anno debutterà al volante della Renault in veste di pilota ufficiale. Dopo aver vinto la Gp2 Series nel 2014, però, Palmer non ha partecipato ad altri campionati, ed è sceso in pista lo scorso anno soltanto in alcune sessioni di prove libere al volante della monoposto del team di Enstone. La lontananza dalle competizioni però non sembra affatto preoccuparlo, come si intuisce anche da un'intervista concessa ad Autosport

 

"Ad Austin, quando è stato annunciato il mio ingaggio - ha dichiarato - non mi ero ancora reso esattamente conto. Non partecipo ad una gara da molto tempo e già inizio a sentire l'eccitazione per il primo Gran Premio. Nonostante io sia fermo da oltre un anno penso che doti di guida e visione strategica siano caratteristiche intrinseche, o le hai o non le hai. A Melbourne scoprirò se sono arrugginito, ma spero di no".

Palmer ha poi tracciato un bilancio di quanto appreso nel ruolo di terzo pilota nel 2015: "Per quanto riguarda l'aspetto agonistico ci si nasce, dal punto di vista strategico invece ho imparato molto durante il 2015. E' stata una stagione molto utile perchè ho ascoltato tutti e talvolta sono stato coinvolto nelle decisioni, ed è stato bello vedere le cose dal punto di vista degli ingegneri. Quando guidi non ti accorgi di tutto quello che stanno facendo i ragazzi in pit lane, perciò trascorrere un anno così è stato interessante".

Il britannico ha infine fatto il punto sugli aspetti ancora da migliorare: "Dove c'è tanto lavoro da fare è con la squadra, ho ancora tanto da imparare, sarò un rookie e non ha mai fatto una gara lunga come quelle in Formula 1. La differenza tra Formula 1 e Gp2 risiede nell’intensità del lavoro, nella quantità di ingegneri come anche nell’attenzione al singolo dettaglio".

In ogni caso, una bella iniezioni di fiducia per Palmer è arrivata proprio dal neo-compagno di squadra Pastor Maldonado, il quale ha recentemente dichiarato: "Credo che sia pronto. Mi auguro che possa esserci una bella competizione in grado di spingere il team sempre più in alto. E' un buon pilota, è molto intelligente e gli auguro il meglio". Semplice pretattica? Lo scopriremo dopo le prime gare...

Carlo Luciani