Bastianini vince la seconda Sprint dell'anno dopo quella di Silverstone.
Bastianini vince la seconda Sprint dell'anno dopo quella di Silverstone. Credits: Ducati Media House

Rischia di essere una tappa cruciale in ottica titolo questa Sprint della Thailandia perché Jorge Martin riesce, nonostante una partenza complessa, a battere Pecco Bagnaia e a guadagnare altri due punti nel Mondiale. I due contendenti al titolo però si sono dovuti accontentare del podio, chiudendo dietro a uno straordinario Enea Bastianini.

Bastianini domina dal via

Decisiva la partenza per la Bestia, che nonostante il miglior scatto di Bagnaia e Martin ha guadagnato la testa dopo curva 1 proprio al seguito delle scintille tra i due avversari per non mollarla più. 

La Bestia è poi riuscita a imporre un ottimo ritmo, a suon di giri veloci nei primi passaggi che gli hanno permesso di guadagnare oltre 1” di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori, utile per gestire nel finale e chiudere con la seconda vittoria nelle Sprint, dopo quella di Silverstone, e la quinta top-3 consecutiva in Sprint.

È stata difficile, ma dopo la partenza mi sono trovato primo e mi sono detto di spingere. Sono riuscito a creare un gap e sono riuscito a tenere bene per tutta la gara, è bello chiudere al comando.

Martin guadagna su Bagnaia

Nonostante una partenza complessa che lo ha visto scivolare al quinto posto dietro anche a Pedro Acosta, alla fine Jorge Martin riesce a recuperare terreno e a chiudere davanti a Pecco Bagnaia grazie anche a un sorpasso avvenuto nella fase centrale della corsa.

Il secondo posto regala allo spagnolo altri 2 punti da aggiungere al suo vantaggio su Pecco, che nonostante la pole position deve invece accontentarsi del terzo posto finale, deludendo così le sue aspettative e le sue speranze di poter recuperare il distacco sullo spagnolo in ottica titolo.

Sono partito bene, ma ho perso la posizione, mancava qualcosa. È stata una cosa strana rispetto alle aspettative, abbiamo perso due punti e dovremo essere concentrati per domani.

8 Ducati nei primi 8: è record

Dietro ai tre ufficiali, è un tripudio di Ducati che piazza 8 moto nei primi 8: l’ultimo costruttore a riuscirci era stata la Honda nel ’96. Al quarto posto chiude Marc Márquez, mai effettivamente capace di potersi giocare il podio. Il #93 è seguito, a quasi 5” di distacco, dal fratello Alex; seguono Morbidelli, Bezzecchi e Di Giannantonio (che dopo la Thailandia si opererà alla spalla), distanziati tra loro di 6 decimi. Chiude la zona punti Brad Binder, primo dei ‘non-Ducati’. Fuori dai punti Quartararo, 10°, seguito da Miller. Zarco è 12° e primo delle Honda, mentre la prima Aprilia è quella di Raul Fernandez, 14°. Malissimo Maverick Viñales, addirittura penultimo. L’unico ritiro è quello di Pedro Acosta, caduto mentre si trovava quinto dietro a Martin dopo averne subito il sorpasso.

La classifica finale

Nel Mondiale, Martin, dati questi risultati, guadagna altri due punti e porta il suo vantaggio a 22 punti su Bagnaia. In ottica lotta per il terzo posto, Márquez mantiene il terzo posto con 8 punti di vantaggio su Bastianini che ha accorciato: i due sono, rispettivamente, a 82 e 90 punti di distacco da Martin.

Domani a Buriram si replica: la MotoGP scatterà alle 9 (ora italiana) con Bagnaia di nuovo dalla pole position davanti a Bastianini e Martin. Gara anticipata da Moto3 (il via alle 6) e Moto2 (via alle 7.20).

Mattia Fundarò