Melbourne, l'analisi del Venerdì
La prima giornata di prove sul circuito dell'Albert Park è risultata utile per avere un'idea più definita, dopo le dodici giornate di test, sull'attuale stato di competitività delle vetture in configurazione gara e qualifica. Sicuramente spicca su tutti la Red Bull, che ha confermato la propria supremazia con Vettel che ha dominato entrambe le sessioni. Il tedesco avrebbe probabilmente potuto migliorare di qualche altro decimo il proprio miglior tempo, se durante il proprio primo tentativo con le SuperSoft non fosse stato rallentato da una vettura più lenta. Il campione del mondo ha così optato per lasciar raffreddare per un giro le proprie gomme, prima di siglare il primato odierno in 1'25"908. Il gap tra la monoposto di Newey e gli altri team non è apparso comunque di certo abissale, soprattutto considerando che, da quanto emerso nei run effettuati in condizioni gara, le carte potrebbero rimescolarsi. L'impressione generale che si ricava da questa giornata è che le distanze tra i team siano meno ravvicinate rispetto allo scorso anno: basti pensare che, mentre nel 2012 spesso e volentieri il gap tra il primo e il decimo classificato si aggirava sull'ordine di un secondo al giro, oggi (almeno nella seconda sessione) questo divario è apparso raddoppiato. Subito dietro alle Red Bull si sono segnalate, con prestazioni molto vicine tra loro, Mercedes, Ferrari e Lotus. Il team tedesco sembra aver fatto un deciso passo in avanti sul giro singolo, anche se la prova del nove arriverà dal degrado degli pneumatici che si manifesterà durante la gara, vero tallone d'Achille della W03 lo scorso anno; inoltre, i tecnici della casa di Stoccarda dovranno risolvere i piccoli problemi di affidabilità che continuano a palesarsi sulla nuova vettura, con Rosberg oggi costretto a fermarsi lungo il tracciato per un guaio al cambio ed Hamilton uscito di pista per un problema tecnico. La Ferrari è apparsa competitiva soprattutto in configurazione gara, con Massa ed Alonso che sono riusciti, contrariamente agli avversari, a tenere un ottimo passo al di sotto dell'1'32 per diverse tornate, senza accusare un evidente calo prestazionale della gomma. Sorrisi anche in casa Lotus, dove la nuova E21 sembra essersi ulteriormente avvicinata alle posizioni di vertice, mostrando buone prestazioni in entrambe le condizioni. Chi invece è apparsa in netta difficoltà è stata la McLaren: Button e Perez hanno navigato nelle posizioni centrali del gruppo, accusando distacchi pesanti da Vettel. La nuova monoposto di Woking sembra ancora acerba, confermando così le sensazioni non proprio positive emerse dai test di Barcellona. Buona la sensazione destata dalla Force India, soprattutto con il rientrante Sutil, costantemente più veloce del compagno Di Resta, mentre in casa Sauber il vero problema potrebbe essere rappresentato dall'inesperienza di Esteban Gutierrez, ancora lontano dai tempi di Hulkenberg. Al di sotto delle attese, almeno per il momento, Toro Rosso e soprattutto Williams, mentre nella battaglia tra i team cosiddetti "minori", la Marussia sembra aver scavalcato, in termini di efficienza complessiva, la Caterham di Pic e Van Der Garde, oggi costretto a fermarsi anzitempo a causa di un'uscita di pista. Domani, con probabilità di pioggia attualmente al 70%, potrebbe essere tutta un'altra storia: ci sarà da divertirsi.
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