Nico Rosberg 10. Dopo un sabato da psicanalisi (quasi mezzo secondo di distacco in qualifica e a parità di macchina), la domenica è decisamente rose e fiori per il tedesco che al via ringrazia e saluta la compagnia. Ora che la vetta dista solamente due punti: ogni minimo dettaglio può fare la differenza ma serve una scossa. Lewis non sarà sempre così generoso...

Lewis Hamilton 5,5. Conquista la pole position demolendo gli avversari, soprattutto il compagno di squadra. Poi allo start rimane piantato come una vecchietta nel traffico di Milano, rimediando parzialmente all'errore con il 2° posto finale. Ma per il Mondiale è un errore che pesa.

Sebastian Vettel 7. In questo weekend non gli si può rimproverare proprio nulla. In qualifica ottiene la pole position degli altri; in gara, dopo un'ottima partenza, tenta con una strategia diversa di agguantare almeno la seconda piazza. Ma con una Mercedes così sognare era impossibile.

Kimi Raikkonen 7. Stesso discorso fatto per Vettel. Ottimizza al massimo il potenziale che ha tra le mani, riducendo i margini di errore allo zero e per le prestazioni viste nelle ultime gare meriterebbe sicuramente il podio.

Daniel Ricciardo 6,5. In una giornata no per le Red Bull e per lo spettacolo l'australiano porta a casa un 5° posto ottimo per la Classifica Costruttori ed un sorpasso strepitoso a Bottas per il pubblico pagante.

Vallteri Bottas 6,5. Anche per lui è un'ottima giornata. Sempre con i migliori (escluse ovviamente le Mercedes) sia in qualifica che in gara, dove il 6° posto permette di tenere a distanza le Force India in ottica Mondiale.

Max Verstappen 5. Un altro pilota rispetto a 7 giorni fa. Non crediamo che le critiche e il warning da parte di Charlie Whiting abbiamo spento il fuoco che ha dentro, ma fatto sta che nel gruppetto di mischia non lo vediamo mai.

Sergio Perez 5,5. Dopo le ultime brillanti apparizioni e in una pista tutta potenza e motore ci si aspettava di trovarlo più avanti. Invece ben presto scompare e il piazzamento finale è solamente un contentino. Distratto dalle voci di mercato?

Felipe Massa 5. Nell'ultimo Gran Premio che per tanti anni è stato di "casa" forse si aspettava di più. O forse no, vista la Williams edizione 2016.

Nico Hulkenberg 5,5. Come Perez finisce dietro ad una Williams. Anche da lui ci si aspettava decisamente molto di più.

Romain Grosjean 5. La Haas dei primi Gran Premi è solamente un ricordo sbiadito. Quinta gara consecutiva fuori dai punti.

Jenson Button 6. Non va in zona punti ma la grinta è quella dei giorni migliori. Ma siamo sicuri che volesse davvero ritirarsi?

Esteban Gutierrez 4,5. Vanifica alla partenza un sabato da incorniciare. Una volta risucchiato a centro gruppo non trova mai il passo per centrare una zona punti che sembrava davvero alla portata.

Fernando Alonso 6. Sufficienza per l'incredibile giro veloce siglato in gara. Per il resto prova di sofferenza pura, sempre distante dalla decima posizione.

Carlos Sainz 6. Il talento c'è ed è innegabile. Ma se non hai un mezzo tecnico che ti supporta diventa tutto più difficile.

Marcus Ericsson 5. Fa quel che può con la sua Sauber, consolandosi per aver preceduto Renault e Manor.

Kevin Magnussen 5. Dopo il tremendo botto di Spa non gli si poteva chiedere di più.

Esteban Ocon 5. Questa volta non fa meglio di Haryanto. Arriva come era partito, cioè ultimo.

Daniil Kvyat 5.Si ritira andando ad aggiungere un altro meno alle casella delle prestazioni. Urge immediatamente mettere qualche segno positivo per non trovarsi a spasso nel 2017.

Pascal Wehrlein 5. Si ritira superata la metà gara, ma fin lì la sua non era stata una prova da ricordare, qualifica a parte.

Jolyon Palmer s.v. La sua gara dura davvero poco causa collisione con Nasr. Poi non può far altro che mettersi in abiti borghesi a seguire gli altri.

Felipe Nasr 5. Viene penalizzato da ritirato. Ed è l'unica cosa per cui lo si nota.

Vincenzo Buonpane