F1 | GP Messico, l’analisi del venerdì: Ferrari resta davanti con Vettel, Mercedes in crisi con le soft
Si è conclusa la prima giornata di prove libere valide per il GP del Messico: a svettare nella classifica dei tempi è stata la Ferrari di Sebastian Vettel, che si è riscattato dopo una brutta mattinata. In crisi di gomme invece le due Mercedes, che hanno avuto difficoltà sul giro secco con le Soft.
Una giornata sicuramente positiva per la Ferrari, che ha visto i propri piloti alternarsi al comando, con Leclerc leader di mattinata ed un Sebastian Vettel ritrovato nelle FP2 del pomeriggio. Il pilota tedesco ha stampato un ottimo 1:16:607 che si pone a circa un decimo dalla prestazione dello scorso anno nelle prove libere, ma con una mescola più dura rispetto al 2018. La Ferrari ha svolto un grande lavoro sulla gomma media, lasciando presagire che in qualifica le Rosse tenteranno l’azzardo della gialla per passare il taglio del Q2. Sul passo gara invece Seb ha mostrato un buon ritmo, mentre il discorso è diverso per Leclerc, che è sembrato più in difficoltà. Per il monegasco diverse prove d’assetto per migliorare il bilanciamento della sua monoposto, parsa poco stabile sopratutto sul posteriore.
In casa Mercedes, invece, potrebbero esserci delle difficoltà. Le Frecce d’Argento sembrano non digerire le soft su questo circuito, mostrando un vistoso graining sull’anteriore sinistra, penalizzante soprattutto sul giro secco. Lewis Hamilton infatti è stato alle prese con una W10 molto nervosa, pagando un distacco di quasi un secondo dalla Ferrari di Vettel. Ben altro discorso invece per quanto riguarda il passo gara, dove le Frecce D'Argento hanno impressionato con Valtteri Bottas, che nonostante la mescola più dura è stato nettamente più veloce nei long run. I due piloti hanno infatti lavorato tanto in ottica gara con la Hard, segno che anche in Mercedes pensano di passare il taglio del Q2 con la Media.
Pessimismo dalle parti di Milton Keynes, nonostante la buona prestazione di Verstappen sulla simulazione di qualifica. L’olandese si è piazzato soltanto un decimo dietro la Ferrari di Vettel e potrebbe rappresentare un osso duro per tutti in ottica gara se riuscisse ad ottenere un buon piazzamento in qualifica. I dubbi sono sempre sull’effettiva potenza mostrata dalla Power Unit Honda che potrebbe essere maggiore rispetto a Ferrari e Mercedes, che solitamente il venerdì utilizzano regimi più bassi. Da segnalare l’impatto con le barriere in curva 7 di Alexander Albon, che ha concluso in anticipo la sua giornata.
Buona prova delle due Toro Rosso di Kvyat e Gasly, rispettivamente sesto e settimo davanti alla McLaren del solito Carlos Sainz, ormai stabilmente a ridosso della top 5. In difficoltà invece la Renault che ha mostrato problemi in frenata dopo l'abolizione del regolatore automatico che è costato la squalifica in Giappone. Hulkenberg è riuscito ad ottenere il nono tempo mentre peggio è andato Ricciardo soltanto tredicesimo.
Ancora difficoltà per L’Alfa Romeo che paga un distacco dalla vetta di due secondi con Raikkonen quattordicesimo e con Giovinazzi soltanto sedicesimo. Stessa sorte anche per le due Haas, ormai sempre più lontane dalla top ten, con Grosjean e Magnussen che non riescono ad ottenere più della quindicesima e della diciassettesima piazza. Fanalino di coda come sempre le due Williams di Russell e Kubica, la cui prestazione a più di tre secondi da Vettel è superfluo commentare.
Appuntamento stasera alle 20:00 per la diretta delle qualifiche del GP del Messico, come sempre su Radio LiveGP.
Julian D'Agata