Gp Ungheria, le pagelle ai protagonisti
Sebastian Vettel: voto 10. Dopo tanti anni in Red Bull e quattro mondiali in tasca, Seb non era mai riuscito a vincere in Ungheria. Il primo trionfo all’Hungaroring arriva invece proprio al volante della Ferrari, al termine di una gara perfetta gestita fin dal primo giro, quando in un sol boccone il tedesco infila entrambe le Mercedes e si lancia verso il suo secondo trionfo in rosso.
Daniil Kvyat: 9. Nei primi giri di gara viene richiamato dal team per lasciare strada libera al compagno di squadra. Il russo sembra essere in grado di lottare per la parte bassa della zona punti, ma ecco che grazie all’incidente di Hulkenberg la safety car gli regala un’occasione che Daniil prende al volo per portarsi in zona podio, lottando con le Mercedes ed il compagno di squadra.
Max Verstappen: voto 9. In Ungheria arriva la miglior prestazione in carriera del piccolo Verstappen. Conquista un quarto posto quasi storico per la Toro Rosso e per poco non rischia anche di finire sul podio.
Fernando Alonso: voto 9. Non poteva fare di più. Un quinto posto con questa McLaren ricca di problemi vale più di una vittoria e lo spagnolo, dopo la qualifica di certo non incoraggiante, ci ha messo veramente del suo, ricordando a qualche scettico di essere comunque un campione del mondo.
Daniel Ricciardo: voto 8. L’australiano può tornare seriamente a sorridere dopo il Gp di Ungheria. La Red Bull sembra essere più in forma ma anche Daniel ci teneva a far bene sul circuito che lo ha visto trionfare lo scorso anno. Questa volta, però, tentando di replicare il successo del 2014 finisce per toccarsi con Rosberg, danneggiando l’ala anteriore della sua RB11 e passando sul traguardo al terzo posto.
Kimi Raikkonen: voto 8. In partenza è il più veloce di tutti, ed infatti risale in un attimo dal quinto al secondo posto, per poi conservarlo fino al momento in cui la sua SF15-T accusa dei problemi alla power unit, che lo rallentano molto ed inevitabilmente lo portano al ritiro. I presupposti per un piazzamento sul podio c’erano tutti, ma per sua sfortuna sfuma un’ottima opportunità di riscatto.
Jenson Button: 8. E’ nell’anonimato più completo eppure c’è, eccome se c’è. Il britannico rimedia ad una brutta qualifica con un bel nono posto in gara, completando così il buon weekend della McLaren, che per una volta non solo porta entrambe le vetture al traguardo, ma anche in top ten.
Romain Grosjean: 7. Il francese ritorna in zona punti nonostante una corsa non perfetta, caratterizzata da diversi errori soprattutto nella prima parte di gara, ma anche da una lotta con le Mercedes, nettamente più veloci della sua Lotus.
Carlos Sainz Jr: voto 7. In qualifica non è velocissimo, ma in gara ha un buon passo e lotta costantemente per la zona punti, finché nel finale la sua Toro Rosso lo abbandona nuovamente costringendolo ad osservare la brillante prestazione del compagno di squadra.
Marcus Ericsson: voto 6. In qualifica è davvero deludente, ma è comunque davanti al compagno di squadra. In gara, invece, riesce a trovare un po’ di ritmo e chiude al decimo posto, conquistando un punto che almeno porta un po’ di fiducia in casa Sauber.
Roberto Merhi: voto 6. Si sta confermando sempre di più costante crescita lo spagnolo. Vince di gran lunga il duello col compagno sia in qualifica, rifilandogli mezzo secondo, che in gara.
Nico Hulkenberg: voto 6. Non è un bel weekend per la Force India, alle prese con problemi di sicurezza che affliggono anche Hulkenberg, il quale si vede costretto a terminare la sua corsa contro le barriere in seguito al cedimento dell’ala anteriore.
Lewis Hamilton: voto 5. Dopo la spettacolare qualifica del sabato per il britannico sembrava essere tutto più semplice del previsto, ma si fa sfilare subito in partenza da entrambe le Ferrari e poi commette un errore che lo porta indietro in classifica. Riesce comunque a recuperare diverse posizioni, ma compromette definitivamente la sua gara in un contatto con Ricciardo, che lo costringe a sostituire il muso della sua Mercedes e a scontare anche una penalità.
Nico Rosberg: voto 5. Dopo il tracollo di Hamilton aveva una seria possibilità di andare in vacanza da leader del Mondiale, ma nel momento in cui bisogna cacciare gli artigli ed andarsi a prendere tutto ciò che è possibile lui cerca solo di arrivare al traguardo sano e salvo, forando uno pneumatico in seguito ad un contatto con Ricciardo e sprofondando in classifica.
Felipe Nasr: voto 5. Per tutto il weekend è in linea con il compagno di squadra, se non addirittura alle sue spalle. Alla fine Ericsson lo beffa portandosi a casa un punticino, mentre per il brasiliano è ancora digiuno.
Felipe Massa: voto 5. Rovina la sua corsa ancor prima della partenza, quando sbaglia a posizionarsi in griglia e per questo si becca cinque secondi di penalità. Non entra mai veramente in gara ed infatti non lotta nemmeno per la zona punti, chiudendo al dodicesimo posto.
Pastor Maldonado: 5. Questa volta il venezuelano è tornato a fare pasticci. Nel corso del Gran Premio riesce a collezionare soltanto una sfilza di penalità che alla fine gli consentono di concludere la corsa soltanto davanti alle due Manor.
Will Stevens: voto 5. Questa volta non è in forma. Il sabato è molto più lento di Merhi, la domenica ancora peggio.
Sergio Perez: voto 5. E’ un brutto weekend per il messicano. Dopo il brutto incidente che lo vede protagonista durante le prove libere, la domenica è anche sfortunato e viene messo fuori gioco da un problema ai freni.
Valtteri Bottas: voto 4. Il finlandese si qualifica meglio del compagno, ma in gara riesce addirittura a fare peggio del brasiliano anche in seguito ad una foratura, che lo porta nelle retrovie senza mai dare un segno di miglioramento per risalire la classifica.
Carlo Luciani
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