F1 | GP Belgio, qualifiche: Hamilton re della pioggia, le Ferrari recriminano
Dopo un inizio di week-end dominato dalla Ferrari, a sovvertire i valori in campo ci ha pensato nuovamente la pioggia. In una sorta di replay di quanto già avvenuto a Budapest, Lewis Hamilton è riuscito a sfruttare alla perfezione l'asfalto umido nella fase finale delle qualifiche per assicurarsi una perentoria pole position che ancora una volta lo conferma quale vero e proprio "re della pioggia". Lo scroscio che ha caratterizzato il Q3 di Spa Francorchamps ha improvvisamente scombinato le carte in tavola, ed a beneficiarne è stato soprattutto il campione del mondo in carica, capace di assestare il crono di 1:58.179 nel momento decisivo e rifilando oltre sette decimi a Sebastian Vettel. Ancora peggio è andata a Kimi Raikkonen, soltanto sesto dopo essere stato costretto a rientrare ai box in anticipo rispetto agli altri per mancanza di carburante ed impossibilitato in questo modo a sfruttare la "finestra" concessa dal meteo nei secondi finali. Una situazione che ha privato il pilota finlandese di un tentativo che avrebbe potuto sicuramente garantirgli una posizione migliore in griglia, dopo aver dominato le FP3 di stamane ed i primi due turni delle qualifiche. In ogni caso, la battaglia al vertice per la gara di domani sembra comunque essere apertissima, con Vettel che tenterà sin dai primi metri di dare l'assalto alla leadership di Hamilton, in una domenica che sembra poter garantire una pista asciutta.
Se la Ferrari non può che rammaricarsi al termine di una qualifica nettamente al di sotto delle aspettative, a sorridere è invece la Force India, capace di monopolizzare la seconda fila dello schieramento grazie ad una monoposto performante in condizioni di asfalto umido e a due piloti abili nello sfruttare l'ultimo giro prima della bandiera a scacchi. Una storia incredibile, se si pensa che soltanto 48 ore fa la partecipazione della scuderia al Gran Premio era considerata a serio rischio, dopo le vicissitudini legate al passaggio di proprietà che ha visto il cambio di nome e l'ingresso di Lawrence Stroll a capo del team. Ocon e Perez precederanno in griglia la Haas di un eccellente Grosjean e la Ferrari di un deluso Raikkonen, mentre nemmeno sotto l'acqua le due Red Bull sono riuscite a risalire la china dopo un avvio di week-end decisamente scialbo, dovendosi accontentare della quarta fila con Verstappen e Ricciardo. A chiudere la top ten si sono piazzati Magnussen e Bottas, ma con il finlandese che (come noto) scatterà dal fondo della griglia dopo la sostituzione della Power Unit sulla sua Mercedes.
A scattare dalla quinta fila ci sarà dunque Pierre Gasly, fresco di "promozione" per il 2019 in Red Bull, subito davanti al compagno di squadra Hartley. Buona la prestazione delle due Sauber, entrambe ampiamente nel Q2 con Leclerc ed Ericsson, mentre in grave difficoltà è apparsa la Renault, con Hulkenberg che partirà dal fondo (anch'egli causa penalità) e Sainz eliminato addirittura nel Q1. Notte fonda per McLaren e Williams, impegnate malinconicamente a giocarsi le ultime due file della griglia: ad ottenere l'ultimo tempo è stato nuovamente il pilota di casa Stoffel Vandoorne, il quale vede sempre più lontano un suo possibile rinnovo con il team di Woking.
La gara scatterà domani alle 15:10, con collegamento a partire dalle 15 su Radio LiveGP: le scintille sono garantite, su un circuito vietato per i cuori deboli e dove le emozioni, soprattutto nell'interminabile sfida Hamilton-Vettel, promettono di farla da padrone.
Marco Privitera