Credits: Honda Racing Corporation
Credits: Honda Racing Corporation

I test della MotoGP hanno dato diverse indicazioni riguardo le varie case e le rispettive aspettative per la nuova stagione. A qualche ora dai test in Thailandia in Honda regna l'entusiasmo.

Honda, ci sono progressi

Honda ha portato una serie di novità in Malesia, a testimonianza dell'impegno di HRC profuso durante l'inverno. Alcune delle novità hanno avuto successo, così come provato durante gli Shakedown da Aleix Espargaró e Takaaki Nakagami. Il tutto per arrivare al time attack dell'ultimo giorno di test a Sepang, dove Joan Mir ha fatto segnare 1:57.791 per ottenere il 6° posto in classifica. Sicuramente un risultato incoraggiante, ma del quale non bisogna stupirsi. Nel Gran Premio della Malesia di qualche mese fa Johann Zarco è entrato in Q2 grazie ad un crono di 1:57.635 in condizioni atmosferiche piuttosto simili. In quell'occasione Mir chiuse la propria qualifica in 1:58.618, segnando quindi un miglioramento di quasi un secondo. 

C'è un enorme interrogativo sulla performance della RC213V: Sepang è una pista che offre un alto livello di grip, mentre a Buriram la situazione sarà rovesciata. Tra i problemi più grossi di Honda c'è proprio la mancanza di aderenza in uscita di curva, dinamica che potrà accentuarsi sul tracciato thailandese. Infatti, Luca Marini ha dichiarato come il motore non sia all'altezza: “Pecchiamo ancora dal punto di vista del motore e della velocità massima”.

Luca Marini avvisa: “Il gap è lo stesso dell'anno scorso”

A parlare ai microfoni di motogp.com è stato Alberto Puig, il quale ha dichiarato: “Finalmente Honda non è più un individuo, ma una squadra”. Parole forti per il manager spagnolo, che ha cercato di sottolineare lo sforzo comune fatto sia da coloro che lavorano in Giappone che il team in pista: “In Giappone hanno dimostrato tanto impegno, poi con le persone che abbiamo preso dovremmo fare ulteriori passi in avanti. Siamo contenti che Romano Albesiano sia con noi, ma deve abituarsi al nuovo metodo di lavoro. Per chiudere, Puig ha affermato: “La base è sicuramente migliore dello scorso anno, abbiamo migliorato molto in diverse aree ma c'è ancora tanta strada da fare”.

Soddisfatto di quanto fatto in queste giornate è anche Luca Marini. Il pilota italiano, alla seconda stagione in Honda, crede nel progetto e si dichiara soddisfatto: “La nuova moto è più facile da guidare: riusciamo ad avere più ritmo, abbiamo migliorato in frenata e nella fase di inserimento”. L'italiano ha poi ammesso: “C'è tanto lavoro da fare e siamo molto lontani dagli altri, anche se sicuramente abbiamo compiuto uno step”. Nonostante il gap sembri ridotto, il #10 rimane sulla sua posizione: “Penso che al momento il gap sia lo stesso dell'anno scorso. Dobbiamo tirare fuori più cavalli dal motore, anche se l'erogazione è molto buona e la connessione con il gas è fantastica”. Insomma, tanti dubbi che dovranno ancora essere risolti a Buriram, consci di un 2025 ancora ad inseguire. 

Valentino Aggio

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