I circuiti storici del Motomondiale | Capitolo 4: da Kyalami al Salzburgring
Abbiamo chiuso la precedente puntata con le gare disputate su suolo svedese tra Kristianstad e Karlskoga, riallacciandoci poi con Anderstorp. Bene, facciamo un salto dall’altro capo del mondo e più precisamente in Sud Africa, per parlare di un tracciato che ultimamente è riapparso grazie ad alcuni giri percorsi da Maverick Vinales in sella alla Yamaha R1. Stiamo parlando di Kyalami: costruito nel 1961 e lungo 4,261 km, il tracciato situato nei pressi di Johannesburg ha ospitato 4 edizioni del Gran Premio del Sud Africa, nel 1983-84-85 e 1992, prima di passare il testimone al tracciato di Welkom. Nel 1983 vinsero Jean-François Baldè in 250 e Freddie Spencer in 500 mentre nel 1992, ultima edizione, a vincere furono Jorge Martinez in 125, Max Biaggi in 250 e John Kocinski in 500.
Ma anche la Francia ha numerosi tracciati adatti al Motomondiale. Dopo aver parlato dei vari Albi e Clermont-Ferrand senza citare Le Mans, nel 1992 il Motomondiale si trasferì (one shot only) sul tracciato di Magny Cours. Vincitori di quel Gran Premio di Francia furono Ezio Gianola in 125, Loris Reggiani in 250 e Wayne Rainey in 500.
Barcellona non è famosa soltanto per il Circuit de Catalunya, ma anche per un tracciato ricavato all’interno del famoso parco situato nella parte alta della città catalana, ovvero il Montjuic. Inaugurato nel 1932 e lungo 3,791 km, il circuito ha ospitato 17 edizioni del Gran Premio di Spagna (ininterrottamente dal '50 al '68, poi 70-72-74-76 prima di alternarsi con Jarama. La prima edizione ufficiale risale al 1951 e i risultati videro la vittoria di Guido Leoni in 125, Tommy Wood in 350 e Umberto Masetti in 500. L’ultima edizione, quella del 1976, ha invece visto questi risultati: vittoria di Angel Nieto in classe 50, Pier Paolo Bianchi in 125, Gianfranco Bonera in 250 e Kork Ballington in 350.
Torniamo in Italia e più precisamente nel Tempio della Velocità, ovvero l’odierno Monza Eni Circuit. Il tracciato brianzolo è stato sede del Gran Premio delle Nazioni dal 1949 al 1990 ed è tristemente famoso per l’incidente del 20 maggio 1973 nel quale hanno perso la vita Renzo Pasolini e Jarno Saarinen. L’edizione del 1949 venne consegnata agli archivi con un dominio assoluto dei piloti italiani: vittoria di Gianni Leoni in 125, Dario Ambrosini in 250 e Nello Pagani in 500. In tutto sono state 27 le edizioni del Gran Premio d’Italia disputate sul tracciato brianzolo. L’ultima risale a 30 anni fa nel 1987, con questi risultati: vittoria di Jorge Martinez in classe 80, Fausto Gresini in 125, Anton Mang in 250 e Wayne Gardner in 500.
Il Canada non è famoso soltanto per Gilles Villenueve ed il tracciato a lui dedicato a Montreal, ma anche per un altro tracciato: Mosport, situato nella provincia dell’Ontario. Inaugurato nel 1961, è stato sede del Gran Premio del Canada in una sola occasione, nel 1967. Vinsero quell’edizione Bill Ivy in 125, Mike Hailwood in 250 e 500. Mosport successivamente entrò a far parte del calendario del Mondiale Superbike dal 1989 al 1991, ma questa è un’altra storia.
Nuovo salto al di qua dell’Oceano Atlantico per tornare in Francia e più precisamente sul tracciato di Nogaro. Situato nei pressi dell’aeroporto dell’omonima città ed inaugurato il 3 ottobre 1960, è stato sede del Gran Premio di Francia in due sole occasioni: nel 1978 e nel 1982. Nel 1978 vinsero Pier Paolo Bianchi in 125, Gregg Hansford in 250 e 350, quindi Kenny Roberts senior in 500, mentre nel 1982 si aggiudicarono la gara Jean-Claude Selini in 125, Jean-Louis Tournadre in 250, Jean-François Baldè in 350 e Michel Frutschi in 500.
Passaggio in Germania per un giro sul Nurburgring e le sue varie configurazioni. 17 edizioni del Gran Premio di Germania divise tra le tre versioni della pista: 7 edizioni sulla GP-Strecke (la pista attuale), 8 sulla terribile e lunghissima Nordschleife e 2 sole edizioni sulla Sudschleife. Il complesso del Nurburgring venne inaugurato nel lontano 1927 e fu sede di alcune edizioni del Gran Premio di Germania non valide per il Motomondiale. La prima edizione valida per il Mondiale si tenne nel 1955 sulla Nordschleife: a vincere furono Carlo Ubbiali in 125, Hermann Paul Muller in 250, Bill Lomas in 350 e Geoff Duke in 500. L’ultima edizione disputata sulla Nordschleife è del 1980 ed a imporsi furono Stefan Dorflinger in classe 50, Guy Bertin in 125, Kork Ballington in 250, John Ekerold in 350 e Marco Lucchinelli in 500. Nel 1965 e 1968 si corse sulla più corta Sudschleife, mentre dal 1984 al 1997 si gareggiò sulla GP Strecke. L’edizione del 1984 vide questi risultati: Stefan Dorflinger vincitore in classe 80, Angel Nieto in 125, Christian Sarron in 250 e Freddie Spencer in 500. Nel 1997, anno dell’ultimo GP di Germania disputato al Nurburgring, Valentino Rossi vinse in 125, Tetsuya Harada in 250 e Mick Doohan in 500.
Un altro salto in Francia per parlare del circuito di Le Castellet o più semplicemente Paul Ricard. Questo tracciato, inaugurato nel 1970 e lungo 5,861 km, è stato sede del Gran Premio di Francia in 13 occasioni (73-75-77-80-81-84-86-88-91-96-97-98-99). La prima edizione per l’appunto nel 1973 con questi risultati: Kent Andersson vincitore in 175, Jarno Saarinen in 250 e 500, Giacomo Agostini in 350. L’ultima, quella del 1999, andò in archivio con questi risultati: Roberto Locatelli vincitore in 125, Tohru Ukawa in 250 ed Alex Crivillè in 500.
Terzo ed ultimo tracciato del filotto brasiliano è Rio de Janeiro o Jacarepaguà. Situato a 30 km dalla città di Rio, ha ospitato per 9 volte il Gran Premio del Brasile: dal 1995 al 1997 e dal 1999 al 2004. L’edizione del 1995, la prima del Motomondiale sul circuito di Rio, registrò questi risultati: vittoria di Masaki Tokudome in 125, Doriano Romboni in 250 e Luca Cadalora in 500. L’ultima, nel 2004, vide invece imporsi Hector Barberà in 125, Manuel Poggiali in 250 e Makoto Tamada in MotoGP. Il tracciato di Rio ora non esiste più, essendo stato demolito per fare posto al villaggio olimpico per le Olimpiadi di Rio del 2016.
Francia, Brasile e di nuovo Francia per parlare del tracciato di Rouen. Situato non distante dalla città di Rouen in Alta Normandia ed inaugurato nel 1950, è stato teatro di sole due edizioni del Gran Premio di Francia, nel 1953 e nel 1965. Nella prima, le vittorie andarono a Fergus Anderson in 350 e Geoff Duke in 500, mentre nel 1965 a vincere furono Ralph Bryans in classe 50, Hugh Anderson in 125 e Phil Read in 250. Così come Rio, il circuito di Rouen non esiste più.
Prima di chiudere questa puntata, perché non fare una capatina in Austria sul mitico Salzburgring? Situato nei pressi della città di Salisburgo ed inaugurato nel 1968, è stato sede quasi ininterrottamente del Gran Premio d’Austria dal 1971 al 1994, mentre nel 1980 non si disputò la gara causa neve e nel 1992 non si corse nessuna gara. La prima edizione, quella del 1971, vide i successi di Jan de Vries in classe 50, Angel Nieto in 125, Silvio Grassetti in 250, Giacomo Agostini in 350 e 500. L’ultima, quella del 1994, vide invece il trionfo di Dirk Raudies in 125, Loris Capirossi in 250 e Mick Doohan in 500.
Marco Pezzoni - @marcopezz2387
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