F1 | Haas, Fittipaldi in pista nei test: ma poi che succederà?
E' un inizio di stagione problematico quello in casa Haas. Dopo il licenziamento di Nikita Mazepin e la rinuncia allo sponsor russo Uralkali, il team americano deve fare i conti anche con un guasto tecnico all'aereo che avrebbe dovuto portare tutto il materiale necessario in Bahrain per i test che inizieranno nella giornata di giovedì.
INIZIO TEST A RISCHIO?
Un guasto tecnico ha costretto il cargo che trasportava il materiale della Haas ad una sosta all'aeroporto di Istanbul, complicando non poco i piani del team americano che, anche se non ufficialmente, si dice sicuro di poter prendere parte ai test che scatteranno giovedì. In caso contrario e, appunto, nell'eventualità di dover cancellare la prima giornata di test, indiscrezioni confermano che alla Haas sarebbe concesso di girare domenica 13. Una preoccupazione non di poco conto per Gunther Steiner che ha commentato così la vicenda: "Potremmo dover cancellare il primo giorno di test. Tutte le altre squadre hanno un vantaggio di due giorni nella preparazione".
L'ADDIO A URALKALI
Intanto da Oltreoceano il proprietario del team Gene Haas ha voluto così commentare l'addio allo sponsor russo Uralkali che ha poi portato, di conseguenza, all'allontanamento di Nikita Mazepin: "Haas è sempre stato lo sponsor principale della scuderia. Le critiche dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia stavano diventando insostenibili. I nostri sponsor non potevano tollerare tutto questo. Non so perché si è detto che eravamo diventati un team russo. Sull'assetto finanziario posso dire che non siamo in crisi. Naturalmente vorremmo poter contare su più fondi, ma attualmente abbiamo il controllo della situazione".
FITTIPALDI IN PISTA PER I TEST. OCCASIONE PER GIOVINAZZI?
Il sedile lasciato vacante da Mazepin per la sessione di test sarà occupato dal terzo pilota della scuderia Pietro Fittipaldi che, pare, abbia anche un accordo con il team per gareggiare nei primi due appuntamenti della stagione. Ma per il proseguo della stagione non è da escludere l'opzione Antonio Giovinazzi che ha dalla sua parte oltre all'appoggio della Ferrari, anche la possibilità di rescindere dalla Dragon e dalla Formula E senza alcun tipo di penale, grazie anche ad una clausola presente nel suo contratto che prevedeva, appunto, la risoluzione dell'accordo in caso di chiamata del Circus. L'unico neo nel caso si dovesse ripiegare sul pilota italiano, sarebbe la totale assenza di confidenza con la VF-22 di Giovinazzi, a meno che la Haas decida di chiamarlo per la tre giorni di test alternandolo con Fittipaldi e Schumacher.
Una situazione piuttosto intricata, insomma, che dovrà giocoforza essere risolta nel breve periodo per poter dare una minima stabilità e una continuità ad un team che nel 2022 cercherà di ritornare ai fasti del 2018 quando con il 5° posto finale nel Mondiale Costruttori la Haas ha ottenuto il miglior risultato della sua breve storia in Formula 1.
Vincenzo Buonpane