Con la pole position ottenuta al GP di Spagna Lewis Hamilton conquista la partenza al palo numero 100 della sua carriera in F1. Un risultato straordinario se pensiamo che alle sue spalle in seconda posizione di questa speciale classifica troviamo un certo Michael Schumacher a quota 68.

LEWIS QUOTA 100

Lewis Hamilton non smette mai di stupire e di infrangere record su record. Dopo aver eguagliato proprio Schumacher per quanto riguarda il numero di titoli vinti, ben sette, il campione inglese aggiunge un altro tassello alla sua storia: la pole position numero 100. Un numero veramente mostruoso che non fa altro che consolidare l’immagine di un campione come Hamilton che ormai ha ben poco da dimostrare. Con buona pace dei suoi detrattori. Certo che l’ottavo titolo lo manderebbe nell’olimpo del motorsport, essendo anche l’unico pilota in attività ad aver raggiunto questo numero, ma Lewis è anche l’unico ad aver ottenuto cosi tante pole position nella storia di questo sport. Numeri difficilmente raggiungibili da chiunque in questo decennio.

UNA POLE SUDATA

Ma non è stata sicuramente una passeggiata come fatto capire dallo stesso Hamilton al termine delle qualifiche del GP di Spagna. Per l’inglese la fine della Q3 è stato un momento quasi liberatorio considerato l’urlo che si è sentito alla radio, era da tanto tempo che non si sentiva Lewis così emozionato. Si perché Max Verstappen gliel’ha fatta veramente sudare questa centesima pole position, infatti soltanto 36 millesimi separano i due principali pretendenti alla vittoria di domani. Hamilton nel primo run della Q3 è riuscito a sfoderare un fantastico 1:16.741 che alla fine l’olandese non è riuscito a replicare nel suo ultimo tentativo lanciato, dovendosi inchinare anche se per pochissimo.

LE DICHIARAZIONI DI HAMILTON

“Siamo andati bene nella terza sessione di prove libere, ma abbiamo fatto qualche cambiamento in vista delle qualifiche, fattore che mi ha fatto venire un po' d'ansia. Appena uscito in pista mi è sembrato avessimo preso la strada sbagliata. Ho inseguito per tutte le qualifiche, ho usato qualche trucchetto strada facendo. Ma il primo giro è stato il migliore fatto in Q3, pensavo di essermi migliorato nel secondo tentativo, ma ho fatto fatica tenere l'auto in uscita di curva. Con l'assetto avevo tantissimo sottosterzo, l'auto era molto pigra, ho dovuto attendere e attendere con dei piccolo aggiustamenti, cercando di far girare comunque la macchina nella maniera migliore, rosicchiando un millimetro dopo l’altro”.

Interpellato sulla pole position numero 100 in F1, Lewis Hamilton non ha potuto nascondere tutta la sua emozione: “Non ci posso credere, 100 pole. Lo devo ai ragazzi ed alle ragazze in fabbrica che continuano ad alzare l'asticella. Non si fermano mai, è un sogno lavorare con queste persone. Il sostegno che ho è incredibile. Stiamo facendo un lavoro immenso, non lo avrei mai pensato quando ho firmato per il team nel 2013. Sono onorato, in estasi come fosse la prima pole”.

Julian D’Agata