F1 | GP Australia: Verstappen trionfa nel caos di Melbourne
Max Verstappen trionfa in un caotico GP Australia caratterizzato da ben tre bandiere rosse e decisioni quantomeno discutibili da parte della Direzione Gara. Alle spalle del Campione del Mondo il podio è completato da Lewis Hamilton e Fernando Alonso, mentre è completamente da dimenticare la giornata per la Ferrari che chiude con Sainz in P12 (penalizzato per un contatto con Alonso) e con Leclerc ritirato nel corso del primo giro.
EMOZIONI AL VIA
Allo spegnimento dei semafori lo spunto di Max Verstappen non è dei migliori, con l'olandese che viene sorpreso da Russell e, poco dopo, anche da Hamilton con le due Mercedes che si mettono a dettare il passo, mentre dietro di loro un contatto tra Leclerc e Stroll mette fine alla gara del monegasco. Inevitabile l'ingresso della Safety Car che dopo 3 giri dà nuovamente il via libera alle ostilità.
PRIMA BANDIERA ROSSA
Al giro 7 la vettura di sicurezza è nuovamente impegnata a causa del fuoripista della Williams di Alexander Albon in curva 7, evento che induce Carlos Sainz e George Russell ad entrare ai box per passare ad una strategia su gomme dure. Ma la successiva bandiera rossa, per permettere agli stewards di ripulire la pista dalla ghiaia e dai detriti, vanifica l'intento strategico di Ferrari e Mercedes di soprendere la concorrenza.
VERSTAPPEN AL COMANDO
Al secondo restart, ma da griglia di partenza, Hamilton riesce a mantenere il comando nei confronti di Verstappen che, però, dopo tre giri prende il comando sull'anglo-caraibico mettendo tra sè ed il rivale un discreto margine di vantaggio. Al giro 18 George Russell è costretto al ritiro per un guasto al propulsore, con l'inglese che parcheggiando fuori dalla pitlane evita un nuovo ingresso della Safety Car.
SECONDA BANDIERA ROSSA
La parte centrale di gara è animata dai duelli di centro-gruppo (Norris-Hulkenberg) e da quello tra Carlos Sainz e Pierre Gasly, con lo spagnolo che dopo diversi giri dietro all'Alpine del francese riesce al giro 26 a prendersi la P4 portandosi a caccia di Alonso, a sua volta impegnato nella rincorsa su Hamilton. Quando la gara sembra volgere al termine, al giro 54 Kevin Magnussen accusa la rottura del cerchione finendo con la vettura contro il muro, costringendo la Direzione Gara all'esposizione di una nuova bandiera rossa.
FINALE THRILLING
Dopo venti minuti circa, richiesti per ripulire la pista dai detriti, la gara riparte con start da fermo per un minigp di soli due giri. Verstappen riesce a mantenere la prima posizione su Hamilton, mentre dietro di loro Carlos Sainz tocca Alonso che perde posizioni e le due Alpine si autoeliminano tra di loro finendo contro il muro dopo curva 3. Una nuova bandiera rossa sembra mettere fine al GP, con l'esito finale che rimane in bilico tra chi chiede (come Alonso) che si tenga conto della classifica antecedente alla sospensione della gara e chi, invece, propende per ripartire anche se per un solo giro. Dopo diverse decine di minuti viene comunicato che la gara riprenderà per un solo giro dietro la Safety Car, una decisione che penalizza ulteriormente Carlos Sainz, sanzionato con cinque secondi di time penalty per il contatto con Alonso.
VINCE VERSTAPPEN
A trionfare in parata dietro la Safety Car, come a Monza, è Max Verstappen che vince per la terza volta in stagione (37 in carriera) davanti a Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Zona punti per Lance Stroll (4°), Sergio Perez (5°) che partiva dalla pitlane, Lando Norris (6°), Nico Hulkenberg (7°), Oscar Piastri (8°), Guanyu Zhou (9°) e Yuki Tsunoda. Beffa per Carlos Sainz che, a causa della penalità, termina in P12.
Il prossimo appuntamento della Formula 1 è per il weekend del 28-30 aprile con il GP Azerbaijan sul tracciato cittadino di Baku.
Vincenzo Buonpane