Kimi Raikkonen sul podio gp australia F1 2013 dopo vittoria, con accanto Fernando Alonso e Sebastian Vettel

Il Gran Premio d'Australia 2013 ha aperto una stagione che sarebbe stata dominata da Sebastian Vettel e dalla Red Bull. A Melbourne però il copione è stato diverso: Kimi Raikkonen, con una prestazione impeccabile, ha portato la sua Lotus E21 alla vittoria, regalando al team di Enstone il suo ultimo trionfo in F1.

Un successo inaspettato, ottenuto con determinazione e strategia, che ha subito acceso i riflettori sulla competitività della squadra.

Una strategia perfetta

Nel 2012, Kimi Raikkonen tornò in F1 dopo una pausa di due anni, dimostrando fin da subito di poter essere competitivo con la Lotus. La sua performance al GP d'Australia 2013 rappresentò un esempio straordinario di abilità e strategia vincente.

Partendo dalla settima posizione in griglia, il finlandese ha dato prova di grande gestione delle gomme e di una conduzione senza errori, riuscendo a mantenere un passo costante e competitivo per tutta la durata della gara. La sua strategia, però, è stata determinante per la conquista della vittoria.

La Lotus E21, evoluzione della E20 del 2012, manteneva una gestione molto delicata degli pneumatici, una caratteristica che si dimostrò fondamentale in quella gara. Mentre la maggior parte dei concorrenti ha optato per tre pit-stop, Raikkonen riuscì a completare la gara con solo due, effettuando il primo al nono giro e il secondo al 34esimo.

Questo gli ha permesso di risparmiare tempo prezioso durante la corsa e di mantenere una posizione di vantaggio non solo nei confronti dei suoi diretti rivali, ma anche rispetto a chi era partito davanti.

Partito dalla settima posizione in griglia, il finlandese non solo gestì impeccabilmente le gomme Pirelli, ma fu anche in grado di sfruttare al massimo una strategia a due soste, in netto contrasto con quella a tre soste adottata dai suoi principali rivali, tra cui Ferrari e Red Bull. Questo gli permise di ottenere una performance solida e consistente durante tutta la gara, riuscendo a prendere il comando nella seconda metà della corsa.

monoposto lotus gp australia 2013 f1

Un'impresa significativa: nessun altro pilota in tempi recenti era riuscito a vincere partendo da così indietro in quel tracciato.

"Ve l'avevo detto..."

La stagione precedente si era chiusa con il celebre team radio "Leave me alone, I know what I'm doing" (Lasciatemi in pace, so cosa sto facendo), pronunciato nel Gran Premio di Abu Dhabi 2012. Quella frase ha rafforzato il suo personaggio di pilota schietto e poco incline alle convenzioni mediatiche, diventando virale tra i tifosi e finendo su magliette e meme.

Stavolta nessuno ha osato interferire.

Eccolo di nuovo, Iceman, che in Australia inizia la stagione nel migliore dei modi. Dopo una qualifica non brillante, scattando dalla settima posizione, Raikkonen dimostra intelligenza, velocità e una gestione perfetta degli pneumatici, chiudendo la gara davanti a tutti. Sotto la bandiera a scacchi si lascia andare, con estrema naturalezza:

"Ve l’avevo detto che la macchina andava bene…"

Un atteggiamento iconico, che si conferma anche sul podio, quando si attacca alla bottiglia di champagne senza curarsi degli altri piloti intenti a spruzzarlo da ogni lato.

Questo è Kimi: capace di segnare il giro più veloce a due tornate dalla fine e di minimizzare tutto con: 

"Una delle vittorie più facili della mia carriera". 

Ancora una volta ha dimostrato, a modo suo e senza tanti giri di parole, di essere un campione vero.

Kimi Raikkonen sul podio dopo vittoria F1 con Lotus

L'ultima vittoria della Lotus in F1

Quella vittoria in Australia nel 2013 segnò però simbolicamente la fine di un capitolo significativo della storia della squadra di Enstone. Nel corso degli anni, il team ha giocato un ruolo centrale in F1, vincendo mondiali con piloti del calibro di Michael Schumacher negli anni '90 e Fernando Alonso nei primi anni 2000.

Nel biennio 2012-2013, la Lotus si era affermata come una delle forze competitive più consistenti, sfidando ad armi pari squadre come la Red Bull grazie a una gestione tecnica eccellente e al talento di Kimi Raikkonen. Tuttavia, dietro le quinte, la squadra stava attraversando gravi difficoltà finanziarie che minavano la sua capacità di mantenere il passo. Nonostante la qualità della monoposto E21, le risorse limitate cominciarono a farsi sentire, penalizzando lo sviluppo della vettura e la stabilità del team, che faticava a trattenere il suo pilota di punta.

L'introduzione dei motori ibridi nel 2014 accentuò ulteriormente la perdita di competitività, con la squadra incapace di sviluppare una monoposto che potesse confrontarsi con le scuderie di vertice, complice anche l'addio di Kimi che era tornato in Ferrari.

Nel 2015 la situazione peggiorò, con seri problemi finanziari che culminarono con il sequestro dei camion della squadra a Spa per mancati pagamenti. Una crisi che raggiunse il suo apice nel 2016, quando Renault decise di riacquistare il team, segnando così la fine di una delle storie più affascinanti e turbolente della F1 moderna.

Un successo che resta nella storia

La vittoria di Raikkonen a Melbourne resta una delle più celebri della sua carriera e un simbolo di un'epoca della F1 in cui strategie e gestione delle gomme potevano fare la differenza. Per il team di Enstone, fu l'ultimo grande exploit prima del declino.

Oggi, infatti, il gp d'Australia 2013 rappresenta un capitolo nostalgico per gli appassionati, l'ultima grande impresa di una scuderia che ha scritto pagine importanti della F1, lasciando un'eredità che ancora oggi vive attraverso il team Alpine, erede diretto della Lotus.
 

 

Anna Botton