Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com
Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com

La Ferrari è stata la grande delusione di questo GP Australia. Il Cavallino Rampante arrivava all’Albert Park di Melbourne con grande attesa dopo le buone premesse dei test e l’elevatissima anticipazione del nuovo “Dream Team” di Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Tuttavia, l’alba del Mondiale di Formula 1 2025 si è trasformato ben presto in un calvario per le Rosse e un ottavo e decimo posto rappresentano certamente un bottino magrissimo per la Scuderia di Maranello e i suoi Tifosi. Questi ultimi si sono poi fatti tutti la stessa domanda: che cosa è andato storto in Ferrari questo weekend?

Dalle premesse del venerdì alle modifiche al setup per la gara bagnata

Partiamo dal venerdì, dove la SF-25 aveva mostrato un ottimo passo sia con Leclerc che con Hamilton e che con Charles era a livello delle favoritissime McLaren. Le condizioni erano le più normali che ci sarebbero state nel weekend, certo, ma le prime indicazioni sembravano confermare i dati ottenuti nei test pre-stagionali. Già da sabato, tuttavia, le due Rosse di Maranello hanno accusato difficoltà ad accendere la gomma soft e distacchi pesanti dagli altri top team in qualifica, finendo per piazzarsi in settima e ottava posizione in griglia dietro pure alla Williams di Albon e alla Racing Bulls di Tsunoda.

Nonostante ciò rimaneva il (cauto) ottimismo in casa Ferrari dopo che Leclerc aveva ammesso nelle dichiarazioni post-qualifiche che insieme al team avevano fatto dei cambiamenti al setup rispetto al venerdì “necessari”. Allora niente panico: si pensava (giustamente) che tali modifiche erano state fatte non solo per evitare un’eccessiva usura del fondo, ma anche e soprattutto per adattare al meglio la SF-25 alla gara di domenica che, come da previsioni meteo, si è disputata per gran parte in condizioni di bagnato.

Dopotutto, lo stesso Vasseur aveva sottolineato l’importanza di “adattarsi alla pista e al meteo” fin dal venerdì. Le speranze dei Tifosi, tuttavia, sono andate a svanirsi progressivamente in una gara dove la Ferrari, nonostante la pioggia e il carico aerodinamico più alto, non si è mai discostata dalle posizioni di rincalzo della zona punti con un Leclerc che non è mai riuscito a mettere su un passo a livello di McLaren, Verstappen e Russell e un Hamilton che è rimasto dietro ad Albon per 2/3 del Gran Premio, non riuscendo mai a superare il pilota Williams nemmeno con il DRS quando c’era la pista semi-asciutta.

Hamilton Ferrari Gara GP Australia 2025
Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com

Errori e incertezze ai box: il muretto Ferrari torna sotto giudizio

Come se non bastasse, lo scroscio di pioggia battente di Grado 3 sceso al giro 45 ha ulteriormente aggravato la situazione del Cavallino Rampante. Con le McLaren che sono uscite fuori in curva 14 (con tanto di testacoda di Piastri alla 15) e la loro seconda sosta per il ritorno alle intermedie, gli uomini del muretto Ferrari avevano deciso inizialmente di seguire Verstappen e di lasciare fuori i propri piloti con le gomme slick pensando che la pioggia avrebbe smesso presto. Il giro dopo, però, Max ne ebbe abbastanza e rientrò ai box mentre sia Leclerc che Hamilton restarono fuori per passare momentaneamente in testa alla gara.

Leadership che però perderanno subito dopo a favore di un Norris che, con gomme intermedie nuove, si è ripreso con facilità la prima posizione appena prima della chiamata della Safety Car per l’incidente di Lawson: solo a quel punto, il muretto ha deciso (troppo tardi) di richiamare dentro le due Ferrari per passare alle intermedie con la conseguenza però che entrambi i piloti, a causa del tempo perso con le slick, sono precipitati in classifica fino all’ottavo e decimo posto finale. Una scelta strategica fatale per la Scuderia di Maranello, che ha scatenato anche la rabbia di Hamilton nel team radio con tanto di prima “F-word” da parte del pilota di Stevenage.

A quel punto sarebbe stato forse meglio fermarsi insieme a Max per almeno congelare le loro posizioni, oppure al massimo differenziare le strategie, facendo fermare un pilota per le intermedie e lasciando invece l’altro con le slick: un rischio si, ma a che a quel punto sarebbe stato considerato calcolato data la fine della pioggia durante la presenza della Vantage AMR SC in pista. Dopotutto, se si ha il lusso di avere in squadra uno come Lewis che si esalta in queste condizioni, perché non sfruttare le sue abilità a dovere quando c’era lo scenario ideale?

Vasseur ammette: “Strategia sbagliata, non abbiamo fatto un buon lavoro come squadra”

Vasseur Box Ferrari
Credits: Ferrari Media Office

Lo stesso Frédéric Vasseur ha ammesso, nel comunicato stampa rilasciato dalla Ferrari a fine GP, degli errori commessi al muretto e del lavoro fatto dal team nel fine settimana di Melbourne, mettendo in evidenza la mancata concretizzazione del passo mostrato dalla SF-25 dai test in Bahrain fino al venerdì:

Non possiamo essere contenti del risultato della gara di oggi: abbiamo raccolto meno di quello che il potenziale della nostra vettura ci avrebbe consentito e questo significa che, come squadra, non abbiamo fatto un buon lavoro. Charles era partito bene e anche Lewis stava lottando per risalire posizioni; poi, quando ha ripreso a piovere, abbiamo deciso di restare fuori prendendoci dei rischi, come del resto ha fatto Max (Verstappen), ma abbiamo sbagliato strategia allo step successivo rimanendo fuori un giro più di lui e pagando il prezzo di questa scelta. Da questo weekend ci portiamo a casa le buone sensazioni di venerdì, quando sia sul giro secco che sul passo eravamo stati in linea con Mercedes e Red Bull e poco dietro a McLaren. L’altra cosa positiva è che fra una settimana saremo di nuovo in pista e avremo subito modo di fare una verifica del nostro potenziale. È una stagione molto lunga, dobbiamo continuare a lavorare sodo.

Fortunatamente, l’Albert Park di Melbourne rappresenta da sempre una pista atipica, troppo per determinare subito quali siano le forze in campo. E come ha detto Fred, il GP Cina in programma il prossimo weekend sarà un’occasione per riscattare subito la delusione della tappa inaugurale nel Down Under e di rimettere in carreggiata le ambizioni iridate del Cavallino. Dopotutto, la competitività in condizioni “normali” c'è e la nuova monoposto ha grande potenzialità di sviluppo con il passaggio alle sospensioni anteriori pull-rod.

La vicinanza con le prossime gare asiatiche può anche però rappresentare un’arma a doppio taglio per gli uomini chiave del Cavallino, specialmente con il vantaggio tecnico attuale della McLaren: per questo un altro passo falso in quel di Shanghai rischierebbe di mettere al processo il dirigente monegasco e tutto il progetto SF-25. E con il 2026 sempre più alle porte, diventa vietato lasciare punti per strada, anche quando siamo agli inizi di una stagione importantissima.

Andrea Mattavelli