F1 | Spy-story Mercedes-Ferrari: lo strano caso di Benjamin Hoyle
Al termine di una lunga stagione, nel corso della quale le polemiche non sono di certo mancate, ci mancava soltanto la spy-story di Natale. Periodo apparentemente perfetto per fare discutere, visto il silenzio "forzato" imposto ai motori: anche se i diretti interessati avrebbero con ogni probabilità volentieri fatto a meno di finire sotto le luci dei riflettori. Anche perchè non stiamo parlando di due semplici comparse, ma dei principali contendenti nella lotta al vertice: Mercedes e Ferrari.
Tutto nasce dalla notizia, rilanciata nella mattinata di oggi dall'agenzia Bloomberg, secondo cui un ex-dipendente della scuderia tedesca, in procinto di trasferirsi al Cavallino nella prossima stagione, sarebbe stato denunciato dalla Casa di Stoccarda in quanto sorpreso a trafugare dati riservati relativi alle Power Unit utilizzate in occasione della gara di Budapest. Il soggetto in questione risponde al nome di Benjamin Hoyle: si tratta di un ingegnere in forza al reparto High Performance Powertrain del team campione del mondo, con trascorsi in Prodrive e Cosworth. In base alle notizie emerse, Hoyle avrebbe provato a sottrarre illegalmente parametri relativi ai propulsori in occasione del week-end ungherese, con l'obiettivo di metterli a disposizione del futuro datore di lavoro. Il quale, secondo quanto trapelato, sarebbe dovuto essere proprio il team di Maranello. In questo caso, però, il condizionale è d'obbligo, visto che fonti vicine ai vertici della scuderia modenese hanno da un lato confermato le trattative con l'ingegnere, ma dall'altro smentito seccamente la firma di un qualsiasi contratto.
In ogni caso, pare che sin dal momento in cui le prime voci di un trasferimento di Hoyle a Maranello avevano iniziato a prendere quota, la Mercedes avesse provveduto a trasferire l'ingegnere ad altro reparto, negandogli l'accesso ad alcuni dati riservati e rimuovendo quelli già presenti sul suo computer. Dati che Hoyle avrebbe comunque provato ad ottenere, tramite un apposito codice di decriptaggio. "Hoyle e, potenzialmente, anche la Ferrari avrebbero potuto acquisire un vantaggio illecito - si legge nel rapporto - e l’azienda ha avviato un’azione legale per proteggere la sua proprietà intellettuale". Insomma, il freddo inverno della Formula 1 sembra già essere "riscaldato" da nuove polemiche: in arrivo i prossimi capitoli.
Marco Privitera
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