Sepang, la "Formula-risparmio" non decolla
Parafrasando Agatha Cristie, “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Seguendo questo ragionamento, dovremmo attendere la gara in Bahrain per averne conferma definitiva, ma la nuova “Formula-risparmio” sembra non convincere proprio nessuno. Esclusi, ovviamente, i “cervelloni” che operano in quel di Parigi. Poco show, pochi sorpassi e, soprattutto, una stucchevole processione di piloti obbligati a non potersi dare battaglia, a non tentare un cambio di ritmo né una manovra aggressiva nei confronti dell’avversario. Con l’occhio permanentemente incollato sul tachimetro del carburante, quasi come dover prendere l’A1 a Melegnano sapendo che c’è uno sciopero dei benzinai. Solo che lo sciopero, se si andrà avanti di questo passo, rischieranno di farlo gli appassionati. Va bene lo stridio delle ruote, il sibilo del turbo e così via: ma se Todt e compagni pensano di continuare su questa strada, rischiano presto di trovarsi un campionato disputato tra pochi intimi.
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