Caschi...bene | Michele Alboreto, il giallo e blu in onore di Peterson
Nel fine settimana del Gran Premio di Monza, il più atteso appuntamento per tutto il movimento motoristico italiano, non potevamo non citare quello che per acclamazione popolare è senza dubbio uno dei figli spirituali dell'autodromo brianzolo: Michele Alboreto. Nato a Milano nel dicembre del 1956, ha corso in Formula 1 per un arco di 14 stagioni complessive, tra il 1981 ed il 1994, dopo una gavetta di diversi anni trascorsa tra formule minori e campionati endurance sotto il vessillo di un importante marchio come Lancia. L'esordio avvenne al volante della britannica Tyrrell, scuderia per la quale disputerà le stagioni tra il 1981 e '83, per poi passare alla Ferrari. Con la scuderia del Cavallino Michele sfiorerà la corona iridata nel 1985, quando solo la mancanza di affidabilità della sua 156-85 (cinque ritiri nelle ultime cinque gare) gli impedirono di battere Alain Prost e riportare a Maranello quel campionato che mancava dal 1979. Rimase nel Team di Enzo Ferrari per altri tre anni, fino al 1988. Le sue ultime stagioni in Formula 1 furono un valzer tra Tyrrell, Arrows, Footwork, Scuderia Italia e, infine, Minardi.
Il casco di Alboreto, prodotto prima da Jeb's e poi da Arai, era di un design facilmente riconoscibile, omaggio ad uno dei suoi idoli delle corse: lo svedese Ronnie Peterson. Tinto di un blu molto acceso, era tagliato da una spessa striscia giallo canarino nella parte mediana dello stesso ed un altra, più sottile, correva lungo tutto il bordo inferiore. Le tonalità cambiarono più volte nel corso degli anni, senza tuttavia mai modificare il design dell'elmetto. Durante l'esperienza ferrarista, ad esempio, fu aggiunta una banda bianca sopra la visiera per ospitare il lettering del Main Sponsor, "Marlboro". Allo stesso modo, per sposarsi meglio con la carrozzeria della Tyrrell (di un blu molto scuro) Michele cambiò quello del suo casco con una tonalità molto simile.
Caratteristica unica del casco prodotto da Jeb's per Alboreto nel 1986 era una piccola visiera parasole molto simile a quella di un berretto, la quale ricordava da vicino proprio il casco di Peterson.
Il destino, tragicamente beffardo, volle che Alboreto, come Peterson (al quale aveva dedicato il proprio casco) perse la vita su un circuito. Nel caso di Peterson proprio a Monza nel 1978, mentre Michele morì il 25 aprile 2001 in un incidente mentre testava l'Audi R8 Sport sul circuito di Lausitzring. Anche quel maledetto giorno di aprile, Michele indossava il suo casco blu e giallo.
Alessandro Gazzoni