Ma da dove nasce l'idea dell'ex CEO di Zolder? Nel 2007 Dallara creò una gamma di vetture da corsa leggere per colmare la distanza tra karting e Formula 3, la Formulino appunto. Ne furono create tre: Base, Plus e Pro; partendo da una semplice versione senza ali per arrivare ad un modello aerodinamicamente sofisticato, con prestazioni simili a quelle della Formula 3. Nel 2008 l'ADAC creò la Formel Masters, dove il Formulino debuttò ufficialmente, mentre nel 2012 in India è partita MRF Racing Series.

La Formulino E, nata dalla collaborazione tra Dallara e la Powertrain, userà una versione adattata della vettura formulino con un motore che va da 120 kW fino ad arrivare a 200kW, che è la potenza massima delle vetture attuali di Formula E, per una velocità massima di oltre 120 mph con un peso notevolmente inferiore senza conducente (545kg) rispetto agli 880kg (compreso conducente) della massima serie. E' inoltre allo studio un sistema che permetta lo "swap" (scambio in termini non tecnici, ndr) della batteria per permetterne la ricarica rapida in modo da abolire il cambio vettura. Il tutto per partire già entro quest'anno: "Il nostro obiettivo è di realizzare 20 auto quest'anno, in modo da poter aumentare in seguito la produzione. Siamo in trattativa per avviare la prima gara già nel 2017 e il tutto sarebbe parte della nostra curva di apprendimento", sono state le parole di Thierry Deflandre.

Pur non essendo ufficialmente partita come categoria, in quanto Formula E e FIA non sono coinvolti nel progetto (il qualeinfatti tende ad essere mirato alle scuole da corsa), la Formulino E ha già tra gli estimatori uno dei protagonisti della serie riservata alle vetture elettriche: si tratta di Lucas Di Grassi, che ad Autosport si è espresso in questi termini: "Avere una scuola o una base da cui partire è molto importante. Il modo migliore per preparare è quello di passare attraverso categorie minori, F3, F2, e DTM. Il progetto Formulino E è molto positivo e sapere che potrebbe nascere presto rappresenta una buona preparazione, come la F2 per la F1, oltre ad essere più economico e meno complesso da gestire. E' una mossa molto positiva da parte dei costruttori".

In effetti, una categoria con costi d'accesso e gestionali molto più accessibili potrebbero avvicinare ancora di più grandi case automobilistiche al motosport, come è accaduto con Audi, Bmw e Jaguar, solo per citarne alcune, in Formula E.

Vincenzo Buonpane