Tra prove di forza e gerarchie interne
Tra i temi più interessanti emersi dal Gran Premio di Cina, vi è senza dubbio il consolidarsi dei rapporti di forza in seno a diverse scuderie per quanto riguarda il capitolo piloti. A Shanghai, sono stati numerosi i casi in cui uno dei due driver è uscito decisamente con le ossa rotte dal confronto interno con il proprio compagno di team, aprendo la strada ad interessanti scenari meritevoli di attenzione. Alla vigilia del Mondiale, difatti, erano molte le coppie considerate "a rischio": vuoi per l'elevato livello di competitività dei due piloti, vuoi per la curiosità che suscitava il fatto di poter osservare chi, alla prova dei fatti, avrebbe avuto la meglio di fronte all'impietoso banco di prova del cronometro. Archiviate le prime quattro prove stagionali, è possibile tirare le prime conclusioni a tal proposito, con risultati talvolta decisamente sorprendenti e inattesi. Al di là del dominio manifestato in pista dalla W05, infatti, si ha l'impressione che tra i due piloti Mercedes sia in atto la quiete prima della battaglia. Le prime avvisaglie di una rivalità sul punto di esplodere si sono avute già nella gara del Bahrain, con il duello spettacolare ma corretto messa in atto da Hamilton e Rosberg. Quest'ultimo, dopo la gara cinese, detiene ancora un ridotto margine di vantaggio in classifica piloti, seppur nelle ultime tre gare sia uscito decisamente sconfitto dal confronto con il compagno di team, reduce da tre vittorie consecutive e da una sola battuta a vuoto, causata da un problema tecnico durante la gara inaugurale di Melbourne. Rosberg dovrà ora darsi una svegliata per mantenere la leadership iridata, ma anche per dimostrare di saper reggere il confronto con lo scatenato Hamilton visto in questo inizio di stagione. Tempi duri anche per Kimi Raikkonen in Ferrari: il weekend cinese è stato per lui decisamente da dimenticare, specie considerando l'impietoso confronto con Alonso, che è riuscito a portare la F14T a podio. I soli undici punti (contro i 41 di Alonso) raccolti in questo difficile avvio di campionato parlano chiaro, e sottolineano come l'inizio 2014 del finlandese sia stato decisamente al di sotto delle aspettative.
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