F1 | GP Austria: strategie e analisi in vista della gara
I primi metri non saranno di certo facili: infatti dopo la partenza si affronta una salita per arrivare in curva 1, teatro di parecchi contatti nel corso delle passate edizioni. Chi non dovesse compiere sorpassi alla prima staccata, potrà rifarsi subito dopo in curva 3, sfruttando la scia dell’avversario che lo precede.
Staccate, che arrivano dopo dei lunghi rettilinei che vanno a nozze con chi fa della velocità il proprio punto di forza. La speed trap della qualifica parla chiaro: la Mercedes sembra avere qualcosa in più rispetto alla Ferrari.
IN AUSTRIA SI PUO’ SORPASSARE. Non solo allo start, ma anche sui 71 giri di gara potremmo vedere delle belle battaglie in piste, per via della conformazione del circuito che permette di poter sorpassare in tre punti differenti. Fattore che potrebbe aiutare i sorpassi sono le tre zone DRS, imposte dalla Federazione per questo GP.
FERRARI L’UNICA A PUNTARE SULLA VIOLA. La Ferrari è stata l’unica tra i big a passare il taglio della Q2 con mescola ultrasoft, per sfruttare al meglio i primi giri della gara, nei quali la gomma viola potrà garantire un extra grip rispetto alla supersoft. Scelta di partire con gomma rossa per Mercedes e Red Bull, che non si sono volute fidare della viola che nella giornata del venerdì mostrava un graning abbastanza fastidioso e di difficile gestione soprattutto per il team anglo-austriaco.
ANCHE AL RED BULL RING SI VA VERSO UNA SOLA SOSTA. La musica dei pit stop non sembra cambiare neanche in terra austriaca, con i team che andranno tutti sulla singola sosta. Chi parte con la gomma ultrasoft dovrà gestire il graning che si verrà a formare ed il blistering, sulle gomme posteriori, per via del surriscaldamento dei pneumatici in fase di trazione. Anche se, con le temperature non troppo elevate della pista, le possibilità di vedere questo fenomeno si riducono drasticamente. La gomma viola gestita bene dovrebbe arrivare sui 25/30 giri, finestra nella quale si andrà a fare l’unico pit stop della gara. Per coloro che partono con la ultrasoft c’è la possibilità di montare la gomma rossa o la gomma gialla, che potrebbe garantire una maggiore stabilità soprattutto sul posteriore. A livello prestazionale le due gomme nella giornata di venerdì si sono dimostrate abbastanza simili, quindi ci immaginiamo che molti team puntino sulla gialla, per il secondo ed ultimo stint di gara.
Chi partirà invece con la rossa potrà allungare di qualche giro lo stint iniziale, per poi poter provare a mettere una gomma più prestazionale sul finale di gara per attaccare. Una gomma ultrasoft, con pista più gommata, potrebbe rendere meglio e garantire un buon gap prestazionale rispetto ai piloti che gireranno con la gialla o rossa. Se non vorranno correre rischi, potranno puntare tranquillamente sulla gomma gialla per concludere la gara. Il tempo per effettuare la sosta e rientrare in pista è di circa 22 secondi. Per chi insegue non sarà facile fare un undercut sul rivale, soprattutto con la gomma soft, poiché la gialla perde qualche giro per poter entrare nella giusta finestra di utilizzo. La “potenza” dell’undercut su questa pista potrebbe essere di ridotta.
ANALISI PASSO GARA VENERDI’. Nella consueta simulazione di gara del venerdì tutti i top team hanno provato la gomma ultrasoft nel primo stint di gara. Il team più costante con la gomma ultrasoft è la Ferrari che con Vettel, mette insieme un run di ben 21 giri su una media di 1:08.6, inferiore di ben quattro decimi nel confronto con il suo compagno di squadra impegnato con la gomma rossa. Gomma ultrasoft, che non dimostra un degrado eccessivo sulla Ferrari, sintomo che il graning sulle gomme più morbide viene gestito in maniera ottimale dalla rossa di Maranello.
Simulazione di primo stint meno interessante per la Mercedes, che con Hamilton fa solo pochissimi giri non scendendo mai sotto il muro dell’1:09.0; invece Bottas facendo pochi giri, mette insieme un run molto interessante sull’1:08.3. Stesso ritmo che aveva tenuto il suo compagno di squadra nella prima simulazione di passo gara nel corso della FP1.
Male, anzi malissimo la Red Bull, davvero in difficoltà con le gomme ultrasoft. Infatti sia Ricciardo che Bottas non riescono mai a scendere sotto il muro dell’1:09, mostrando un decadimento anomalo della gomma più prestazionale. La Ferrari con Vettel prova il secondo stint su gomma gialla, con Raikkonen invece su gomma ultrasoft. Buoni i tempi del pilota tedesco; così così quelli del pilota finlandese, mai troppo in palla nel venerdì austriaco.
In casa Mercedes Hamilton simula il secondo stint con gomma gialla, ottenendo un ritmo inferiore di un decimo rispetto a quello di Vettel. Per il campione in carica 1:07.7, per il ferrarista 1:07.9. Valterri Bottas invece ha provato la gomma rossa in uno short run di soli due giri, nei quali il finnico è riuscito a fare delle prestazioni simili a quelle di Hamilton.
Stessa scelta di gomme in casa Red Bull con Ricciardo che, con gomma rossa, gira sull’1:08.9. Meno peggio fa Verstappen, che con la gomma gialla impone un ritmo di 1:08.7.
Una Mercedes che nel complesso è sembrata più in palla rispetto ad una buona Ferrari: la differenza media tra le due scuderie si aggira sui pochi decimi di secondo. Il top team più in crisi è sembrato quello di Milton Keynes, che sia con la gomma più morbid che con le gomme più dure non è mai riuscito a fare dei tempi simili a quelli dei diretti rivali.
Dietro alle big troviamo un’ottima Haas davanti alla Renault e alla Force India. Non male il ritmo imposto dalla Toro Rosso che ha concentrato il suo lavoro nei long run sulla gomma rossa facendo segnare dei tempi medi sul 1:09.3. La Mclaren sembra un po’ staccata dal gruppo per la zona punti.
Una Sauber a due facce: con la gomma ultrasoft va abbastanza lenta, con la gomma rossa sembra poter essere a livello della Toro rosso.
Fanalino di coda, come di consueto, per la Williams: non prova l’ultrasoft, ma già con i compound più duri mette in mostra un ritmo lontano dagli altri.
Francesco Magaddino