Nella gara in Brasile abbiamo assistito ad un’altra doppietta per la corazzata Mercedes, con Sebastian Vettel a centrare invece il suo 13esimo podio stagionale. Ora si va verso l’ultimo capitolo della stagione, ma prima di farlo, come sempre, andiamo ad analizzare le fasi salienti che hanno caratterizzato l’evento appena disputato. Anche se, a dire il vero, la domenica brasiliana ci ha regalato pochi “spunti” su cui focalizzarsi.

 

Rosberg, altro che “valletto”.  Doveroso iniziare con i complimenti a Nico. Il biondino ha sopportato per tutta la stagione la supremazia del compagno, sentendosi definire nei modi più assurdi dai giornali (vedi valletto, pagetto, gregario ecc). Anche in Brasile però, come spesso sta accadendo ultimamente, Rosberg ha tirato fuori una prestazione da re, dimostrandosi in scioltezza superiore ad Hamilton in tutte le condizioni e in tutte le sessioni. Ha dominato il weekend non lasciando altro che le briciole per gli altri, facendo impazzire Lewis dietro di sé, il quale ha cercato invano di agguantarlo. La domanda sorge spontanea: Nico, perché ti sei svegliato solo adesso?

La “misticità" di Hamilton. Lasciamo perdere il secondo posto in gara di Lewis. Guidando una Mercedes, è il minimo sindacale. Questa settimana il campione del mondo in carica merita la menzione tra i nostri focus a causa di ciò che è accaduto fuori pista. A cominciare da martedì, quando a Montecarlo (pare dopo un party), l’inglese ha seminato il panico tra le stradine del Principato sfasciando la sua “anonima”  Pagani Zonda da due milioni di euro. Manovra che gli è valsa una tirata d’orecchie da parte della Federazione, e forse anche un certo disagio durante il weekend di gara. La “mossa” peggiore però l’ha fatto al sabato, quando dopo aver perso la pole non si è presentato alle foto di rito riservate ai primi 3, “snobbando” di fatto i 2 colleghi presenti. Ok, è il campione del mondo. Ma ha comunque dei doveri sportivi e degli obblighi verso chi guarda da fuori, e questo suo sentirsi superiore non aiuta né la sua immagine né il senso di simpatia di chi gli sta intorno.

Ferrari, missione compiuta. Chi avrebbe scommesso ad inizio stagione che la Ferrari alla fine si sarebbe trovata a questo punto? Probabilmente non l’avrebbero fatto nemmeno loro. Ed invece eccoli lì, subito dietro alle due imbattibili frecce d’argento, con Seb che agguanta il terzo posto in gara consolidando quello in classifica generale. Un “bravo” anche a Raikkonen che finalmente porta la vettura al traguardo, ma le attenzioni, com’è giusto che sia, sono tutte per Vettel. Il 4 volte iridato ha tenuto per tutta la gara un passo “improponibile” per una Ferrari non ancora a livello di Mercedes, sfoggiando sull’asfalto brasiliano una costanza di performance da vero fuoriclasse. La prossima tappa è l’ultima, a chiudere una stagione formidabile che già lo vede come il pilota Ferrari con più podi al primo anno di casacca rossa. Ora la palla passa a Maranello, dove i tecnici hanno 3 mesi di tempo per costruire a Seb una macchina che gli possa permettere di rompere le scatole al box argentato per tutta la stagione 2016. Il pilota c’è. Dategli l’arma che gli serve.

Sebastian, sicuro di non essere Italiano.  Ok, abbiamo già parlato di Vettel, ma è impossibile non concedere 2 righe in più al suo siparietto sul podio. Come sappiamo, durante la stagione Seb ha più volte cercato di portare con sé la bandiera del Cavallino sul podio, ma non gli è mai stato concesso. Ieri, facendo “furbamente” finta di nulla, tenendo in mano nel retro podio il suo casco (sul quale c’è dipinto un cavallino gigante), alla chiamata dello speaker si è reso protagonista di uno scatto felino e di un dribbling nei confronti del delegato FIA che cercava di fermarlo degno del miglior Andrea Pirlo, riuscendo finalmente a sfoggiare sul podio il logo del suo team. Immagini queste che emozionano, e fanno capire quanto Vettel sia innamorato della sua squadra e che forse con lui è veramente cambiato qualcosa. Da quando è in Ferrari con un team di italiani, l’ex pupillo Red Bull ha buttato via la maschera di “germanico serioso”, e ha scoperto un lato di sè da classico “Fonzie del Bel Paese” (passate il termine). Grande Seb, ce ne fossero altri cosi…..

Verstappen, che spettacolo. Sarebbe una blasfemia non spendere qualche parola anche per Max Verstappen. Ancora una volta, ci ha pensato lui a tenere tutti svegli davanti ad un Gran Premio noiosissimo, tirando fuori uno di quei sorpassi vecchia maniera ai danni di Perez. Niente scie o DRS, niente furbate sfruttando doppiati o simili. Semplicemente, un vero sorpasso da pista. Alla curva 1, il piccolo pilota Toro Rosso si è messo all’esterno di Perez, tenendo giù il piede nonostante il Messicano sembrava volesse accompagnarlo fuori. L’epilogo è stato ritrovarsi poi all’interno per curva 2, portando a termine un sorpasso da veterano. Se questo è quello che fa a 18 anni appena compiuti e al suo primo anno di Formula Uno, ci sarà da divertirsi per le stagioni future.

Alonso, ti sei abbronzato?  Per concludere, non si può non parlare della scena comica (ma triste allo stesso tempo), che ha visto protagonista Fernando Alonso in qualifica. Il pilota spagnolo è rimasto appiedato dalla sua Mclaren praticamente subito, e non potendo tornare al box per via delle qualifiche in corso, si è trovato una sedia e si è messo lì a bordo pista a prendere la tintarella. Una scena da ridere in un weekend di gara della massima categoria automobilistica, ma allo stesso tempo triste da vedere perché riassume perfettamente una stagione disastrosa che ha portato le motivazioni di Fernando al minimo storico.

Ora si va ad Abu Dhabi per l’ultima gara dell’anno, a chiudere il sipario su una stagione dominata dalla Mercedes di Hamilton. I presupposti per vedere una gara combattuta ci sono tutti, perché Rosberg vorrà continuare la sua striscia vincente, Hamilton vorrà chiudere la stagione con una vittoria per dimostrare che il campione rimane lui, e Vettel cercherà di chiudere in bellezza la sua prima e straordinaria stagione in rosso. Cosa aggiungere dunque: un consiglio? Sì, uno ce l’abbiamo. Ma non è per i nostri lettori, è per Alonso: Fernando ricordati di comprare una protezione solare, perche ad Abu Dhabi fa molto caldo……

Daniel Limardi