GP2 | Promossi e bocciati: il pagellone della stagione 2016
Pierre Gasly: 10. Non poteva che prendere il massimo dei voti il neocampione francese. Dato come uno dei favoriti già ad inizio stagione, il pilota di scuola Red Bull, nonostante qualche piccolo passo falso, ha saputo distinguersi durante tutto il campionato, dimostrandosi il più veloce nei giri secchi, ma soprattutto il più costante nei risultati.
Antonio Giovinazzi: 10. Una delle più grandi sorprese del 2016 è proprio il pilota italiano. Arrivato in GP2 come vicecampione della F3 Europea, il pugliese è sembrato piuttosto in difficoltà nei primi due appuntamenti stagionali, ma poi si è ripreso alla grande, scalando pian piano tutta la classifica. Alla fine il titolo gli è sfuggito soltanto per una manciata di punti, ma è riuscito a conquistarsi la stima di tutto l'ambiente: il prossimo anno lo vedremo vestito di rosso in Formula 1.
Sergey Sirotkin: 7,5. Era il principale indiziato alla conquista del titolo, ed invece il russo ha parzialmente deluso le grosse aspettative poste su di lui. Non è comunque stata una stagione malvagia la sua, ma sicuramente non all'altezza delle aspettative. Partito decisamente col piede sbagliato, il campionato del russo è poi andato migliorando fino alla pausa estiva, quando grazie ai due ottimi weekend in Ungheria e Germania si era issato in testa alla classifica. Da quel momento, solo altri tre piazzamenti in zona punti ed un terzo posto finale.
Raffaele Marciello: 8. Nel corso del suo terzo anno nella categoria, Lello non è riuscito a conquistare nemmeno una vittoria, ma nonostante ciò è riuscito a portare a termine la sua miglior stagione, dimostrandosi molto costante nei risultati e mancando la zona punti solo in tre occasioni.
Norman Nato: 7. A differenza di altri piloti, il francese era partito subito col piede giusto, ma poi, dopo qualche passo falso, ha perso la leadership senza mai più riprendersela. Tuttavia qualche altro buon risultato è arrivato ed alla fine ha chiuso la stagione davanti al suo compagno di squadra.
Alex Lynn: 7. L’inglese era un altro dei principali favoriti per il titolo finale, ed invece la sua è stata una stagione ricca di alti e bassi. Alle tre vittorie conquistate, infatti, occorre andare ad aggiungere i tanti zero collezionati in classifica, che alla fine non gli hanno permesso di posizionarsi nei primissimi posti della classifica.
Jordan King: 7. Il pilota della Racing Engineering tutto sommato ha rispettato le aspettative, posizionandosi al settimo posto finale in campionato e lottando principalmente con il suo compagno di scuderia, con il quale però ha perso la sfida finale.
Luca Ghiotto: 7,5. Vale più o meno lo stesso discorso fatto per Lynn a livello di prestazioni, ma a differenza dell’inglese, molto più esperto nella categoria, il vicentino era al suo primo anno nella serie. La sua stagione è stata caratterizzata da tanti bassi nella prima metà dell'anno, ai quali hanno fatto seguito altrettanti alti nella seconda parte, impreziosita dal successo di Sepang.
Oliver Rowland: 7. Dopo una stagione di esordio non proprio convincente, in cui aveva raccolto solo tre punti, il britannico era chiamato a fare di meglio, e le aspettative non sono state deluse. Nella prima parte del campionato, addirittura, il pilota MP Motorsport sembrava in grado di competere per il titolo, ma nel finale non è riuscito a tenere il ritmo dei migliori, perdendo nel finale punti preziosi per restare in alta classifica.
Artem Markelov: 6. Tutto sommato una stagione appena sufficiente per il russo, che si è mostrato competitivo soltanto in poche occasioni: non abbastanza per un pilota con tre anni di esperienza nella categoria.
Nobuharu Matsushita: 6. Anche da lui ci si aspettava di più durante il 2016. Rimasto fedele al team ART GP, al giapponese era stato comunque affidato il ruolo di seconda guida: di certo non ci si aspettava di poter vincere il titolo piloti con lui, ma perlomeno il suo scopo doveva essere quello di conquistare punti importanti per la classifica riservata ai team.
Mitch Evans: 5. La vittoria conquistata nella main race austriaca è stato l’unico momento degno di nota di una stagione mediocre, in cui il neozelandese avrebbe dovuto lottare per la parte alta della classifica, ed invece si è ritrovato addirittura al di fuori della top ten.
Gustav Malja: 6. Dopo le esperienze già avute nella categoria nel 2015, questa volta lo svedese è tornato in pista con la Rapax per un’intera stagione, in cui è arrivato anche qualche piazzamento importante in zona punti verso la fine del campionato.
Arthur Pic: 5. Alla sua terza stagione nella categoria, dopo l’ottimo esordio nel 2014, il pilota francese non è riuscito a confermarsi, ottenendo quest’anno solo un podio ad Hockenheim e pochi altri piazzamenti a punti.
Sean Gelael: 5. Due piazzamenti a punti (un settimo posto a Baku ed un podio a Spielberg) lo salvano da una stagione disastrosa, in cui il giovane indonesiano ha dimostrato di dover ancora imparare tanto in questa categoria.
Nicholas Latifi: 4,5. Dopo un grande avvio di campionato al Montmelò, dove è riuscito a conquistare un secondo posto nella main race, il canadese è riuscito a cogliere soltanto altri cinque punti, dimostrandosi una delle più grosse delusioni dell'anno.
Marvin Kirchhöfer: 5. Vale lo stesso discorso fatto per Latifi. L’unico suo buon weekend è stato quello di Montecarlo, per il resto una stagione al di sotto della mediocrità.
Johnny Cecotto: 6,5. Dopo aver abbandonato la serie lo scorso anno, il venezuelano ci ha ripensato ed è tornato in pista negli ultimi due appuntamenti di questa stagione, cogliendo anche buoni risultati nell’ultimo fine settimana ad Abu Dhabi.
Sergio Canamasas: 5. Stagione sottotono per lo spagnolo, autore solo di qualche piazzamento a punti nel corso di tutta la stagione.
Jimmy Eriksson: 4,5. Nella sua stagione di esordio, lo svedese è riuscito a posizionarsi in top ten soltanto in un’occasione, con un quinto posto ottenuto in Austria.
Daniel De Jong: 5. Nonostante i soli sei punti conquistati, quella dell’esperto olandese, al suo quarto anno in GP2, rimane la miglior stagione fin qui disputata.
Nabil Jeffri: 4. Ultimo nella classifica dei piloti a punti. Per lo meno un settimo posto a Baku gli consente di non chiudere l’anno con uno zero sul tabellone.
Renè Binder: senza voto. Impegnato anche nella Formula V8 3.5 Series, il pilota austriaco ha preso parte a soli due weekend, che non sono sufficienti per giudicare il suo lavoro.
Philo Paz Armand: 3. L’unico dei piloti costantemente fuori dai punti, sempre nelle ultime posizioni della classifica.
Emil Bernstorff: senza voto. Un solo weekend per lui al volante di una delle monoposto del team Arden International non è sufficiente per poter esprimere un giudizio nei suoi confronti.
Louis Deletraz: senza voto. Anche lui, come Bernstorff, ha partecipato solo all’ultimo appuntamento di Abu Dhabi. Ingaggiato già dal team Racing Engineering per il 2017, avremo modo di osservarlo meglio.
Carlo Luciani
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