Formula E | Cinque cose che abbiamo imparato da Città del Messico
Chiuso il primo round della Season 10 di Formula E con la vittoria di Pascal Wehrlein – confermata dopo l’investigazione per una presunta infrazione tecnica sulla sua Porsche – analizziamo nel dettaglio gli spunti principali che Città del Messico ci ha restituito.
Al termine di un EPrix privo di grossi colpi di scena nella lotta per la vittoria, Città del Messico consegna alla Formula E Pascal Wehrlein come primo leader del Mondiale. Il tedesco, che torna alla vittoria per la prima volta da Giacarta in Season 9, approfitta del feeling con la pista di Città del Messico, dove già vinse nella Season 8. Con una corsa comandata dall’inizio alla fine si aggiudica vittoria, la quinta in FE, e prima posizione in campionato. Non sono inediti i primi inseguitori, con Jaguar, Envision e Maserati davanti, esattamente come nel finale della scorsa stagione.
JAGUAR E PORSCHE SI CONFERMANO AL TOP
E forse su questo punto c’erano pochi dubbi: con lo sviluppo delle powertrain che si concentra solo sulla parte del software in questo momento – in attesa della Gen 3.5 in arrivo l’anno prossimo – ci si poteva aspettare di vedere Jaguar e Porsche davanti a tutti. Esattamente come nei test ed esattamente come nel finale dello scorso campionato. Sorprende la capacità di Wehrlein di essere veloce sia in qualifica sia in gara, soprattutto ripensando al suo difficile finale dello scorso campionato del quale il tedesco è consapevole: “Sicuramente è bello iniziare così, la seconda parte della scorsa stagione è stata difficile. Adesso dobbiamo continuare così per fare in modo di non soffrire degli stessi problemi avuti l’anno scorso”.
Dietro di lui Buemi conferma Envision tra i big così come Cassidy riparte da dove ha lasciato, con un 3° posto alla prima uscita con il team ufficiale. E se lo svizzero si è accontentato sapendo dell’investigazione di Wehrlein, il neozelandese gioisce perché il podio arriva al termine di un “weekend non semplice”. Secondo Cassidy, “penso che si possa lottare con Pascal nel corso della stagione”, segno che in questo momento tutti considerano Wehrlein come grande favorito.
ATTACK MODE POCO INCISIVO
Forse è stato il suo utilizzo nelle prime fasi di gara nelle quali – come abbiamo imparato lo scorso anno – i piloti cercano di salvare energia il più possibile per il finale con la Gen3, ma in Messico l’Attack Mode non ha aiutato i piloti a sparigliare le carte. Utilizzato dalla grande maggioranza nella prima parte di gara, l’Attack Mode non è risultato incisivo e, come ha ammesso Sebastien Buemi dopo la gara, “la qualifica è stata la fase più importante”. Città del Messico non è il circuito più semplice dove superare – e lo dimostra, ad esempio, l’attacco di Da Costa su Muller finito male per entrambi – e già da Diriyah dovremmo tornare a una gara più consona per i canoni recenti della Formula E. Tutto in attesa dell’Attack Charge in arrivo da Misano.
PERCHÉ PORSCHE È STATA INVESTIGATA
A cosa faceva riferimento il “technical infringement” per il quale sono stati indagati Wehrlein, Dennis e Nato sin dalle prime fasi di gara? Ufficialmente l’investigazione riguardava un’infrazione all’articolo 3.2.1 del regolamento tecnico, che segnala quelle che sono le mappe e i software omologati per il pedale dell’acceleratore. L’infrazione si concentrava principalmente su un sospetto mancato rispetto della mappa primaria omologata per il pedale dell’acceleratore. Sembrerebbe che l’investigazione si sia concentrata sull’individuare una sorta di controllo di trazione usato al via – il che è vietato. Tuttavia, la FIA, dopo 3 ore di analisi dei dati delle vetture di Wehrlein e Dennis, “non ha trovato un’infrazione del regolamento dopo indagini intense” e, di conseguenza, ha optato per un “No further action”. Se ne riparlerà anche a Diriyah.
I FLOP: DENNIS, FRIJNS E DA COSTA
Jake Dennis – Il campione del Mondo in carica non ha ripetuto il successo dello scorso anno. Per il debutto con il numero 1 sulla carena, Dennis si è dovuto accontentare del nono posto finale. Una pezza per rimediare alla qualifica che gli ha consegnato il 14° posto in griglia, determinato da un errore al tornante nel suo ultimo tentativo nella prima fase della qualifica. Il buon primo giro che lo ha portato ad entrare in top-10 gli ha permesso di gestire diversamente una gara che altrimenti sarebbe stata complessa, visti i pochi sorpassi visti nel corso della gara.
Robin Frijns – Il ritorno dell’olandese in Envision è stato breve e disastroso. Partito settimo, al termine del primo giro si è trovato quindicesimo, frutto di uno scatto tutt’altro che positivo. Costretto alla rimonta, all’ottavo giro Frijns è finito a muro all’uscita della sezione dello stadio. Il secondo ritiro consecutivo in Messico non è l’inizio che Frijns si aspettava: Diriyah è già decisiva per non perdere contatto con le posizioni di testa.
Antonio Felix Da Costa – Se da una parte Porsche esulta per la vittoria di Wehrlein, dall’altra si lecca le ferite per il difficile sabato di Da Costa. Per il portoghese EPrix chiuso dopo 3 giri, a causa della rottura della sospensione anteriore sinistra a seguito di un contatto con Nico Muller. Tutto conseguenza di un attacco in curva 4 senza successo, forzato da una qualifica deludente. Eliminato nella fase iniziale della qualifica e partito dalla 16° posizione, Da Costa è stato costretto a provare a limitare i danni in gara. Cosa che non gli è riuscita. E come per Frijns, anche per Da Costa Diriyah è fondamentale per non perdere contatto con la vetta da subito. In Arabia Saudita però il portoghese dovrà scontare tre posizioni in griglia nella gara del venerdì per il contatto con Muller.
Menzione d’onore: Mahindra – Un inizio scuro per la Mahindra a Città del Messico: con entrambe le vetture eliminate nella fase a gruppi, il brand indiano non ha effettivamente avuto chance importanti di recupero e ha chiuso 13^ (con Mortara, 15° in griglia) e 15^ (con De Vries, partito ultimo). Mortara ha ammesso come ci siano ancora tante cose da fare per migliorare la vettura, sebbene abbia chiuso nel gruppo centrale comandato da Evans: “Ci sono molte cose da fare, questo weekend ha evidenziato ciò che non va bene sulla vettura. Dovremo trovare presto delle soluzioni”.
Per De Vries invece, la gara è stata positiva ma per lui è necessario dover lavorare sul setup: “La preparazione è stata un po’ compromessa. Abbiamo cercato di trovare dei buoni compromessi ma non ci siamo effettivamente riusciti. Quando le cose attorno a noi cambiano, è difficile estrarre tutto dal pacchetto in così poco tempo. È questa un’area dove effettivamente dobbiamo continuare a lavorare, ma comunque la gara è stata incoraggiante”.
ABT SFORTUNATA, ERT A UNA PUNTA
La 100^ gara di ABT in Formula E è stata tutt’altro che positiva. Problemi al brake-by-wire hanno messo KO Di Grassi dopo pochi metri, mentre Nico Muller ha chiuso ultimo a seguito di un contatto. Il team tedesco – che per la prossima stagione starebbe cercando un nuovo fornitore per la powertrain – inizia male la Season 10. Secondo il team principal Thomas Biermaier ci sono però segnali positivi da cui ripartire: “Nelle libere di venerdì e sabato abbiamo ripetutamente visto barlumi di speranza con buoni giri. Però, ciò ci ricorda comunque di quanto lavoro dovremo fare nelle prossime settimane”.
Bocciata anche ERT. Sette Camara non è partito per un “raro problema tecnico” avuto prima di arrivare in griglia. Ticktum ha invece chiuso penultimo dovendo gestire l'energia: “La gara è stata un po’ un disastro”, ha detto l’inglese. “Abbiamo fatto fatica a livello di efficienza e oggi è stata quindi difficile”. “Dopo aver visto la gara di Dan, ha fatto veramente molta fatica con il passo gara”, ha invece commentato Sette Camara. “Il team dovrà quindi lavorare duramente sulla vettura in ottica gara. Speriamo che dei passi avanti possano essere fatti per la stagione, con l’obiettivo di fare punti nei prossimi round”. ERT fanalino di coda come lo scorso anno? Attualmente sì e sembra complesso vedere dei cambi nell’immediato. Diriyah sarà il primo banco di prova: un circuito che lo scorso anno permise a Ticktum di raggiungere le semifinali in qualifica.
LA CLASSIFICA
Questa la classifica del campionato dopo il primo round di Città del Messico. Prossimo appuntamento il 26 e 27 gennaio a Diriyah per il secondo e terzo round del Mondiale. L’anno scorso gare vinte in entrambi i casi da Pascal Wehrlein.
https://twitter.com/FIAFormulaE/status/1746306134334693793Mattia Fundarò