La riduzione dei costi in Formula 1 rappresenta una delle principali idee per rendere più affascinanti le competizioni e far avvicinare altre persone a questo sport. A breve tutto ciò potrebbe anche diventare realtà, e ciò costituirebbe una buona notizia soprattutto per i team meno facoltosi, che per sviluppare le proprie vetture compiono sempre più sacrifici in quella che ormai sta diventando una guerra tecnologica fra squadre. Ogni anno inoltre, queste ricevono dei finanziamenti in base ai risultati ottenuti in pista, il che permette a squadre di maggior rilievo di ottenere circa 100 milioni di euro all'anno contro i "soli" 30 milioni delle scuderie minori. Per discutere su questo argomento si incontreranno giovedi a Ginevra i vertici della Fia e Bernie Ecclestone, che potranno delineare forse qualcosa di definitivo per i prossimi anni.

Questo è però un evento che ha calamitato l'attenzione di Sauber, Caterham, Marussia e Force India, tutti team poco facoltosi che sperano di poter realmente uscire vittoriosi da questo incontro.“Spero che la riunione di domani porti a misure concrete, non è mai troppo tardi. Ridurre il budget farebbe bene a tutti” ha dichiarato Monisha Kaltenborn, team principal della Sauber.
Secondo il direttore sportivo della Marussia, Graeme Lowdon, tali provvedimenti rischiano di far perdere tifosi, indispensabili per la Formula 1: “La risorsa più importante per la Formula 1 non sono i piloti o una scuderia in particolare, ma i tifosi, che vogliono vedere gare spettacolari e combattute”.
Delle dichiarazioni sono arrivate anche dalla Mercedes, da parte del capo Toto Wolff, che si è schierato a favore di un taglio alle spese, non escludendo però alcune possibili problematiche: "Ero a favore di un tetto di spesa in realtà, ma ci siamo resi conto che ad alcune delle altre grandi squadre non sarebbe andato giù in quel modo, comunque non ha senso andare contro due o tre team solo per il gusto di tagliare le spese, quindi penso sia giusto. Credo che comunque valga la pena di affrontare questo discorso in maniera tale che tutti possano trarne beneficio". Vedremo dunque come l'annosa vicenda del budget cap si evolverà nelle stanze dei bottoni parigini: attendesi sviluppi.

Carlo Luciani

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