Red Bull

Nonostante l'unità propulsiva Renault, Verstappen nelle prime fasi di gara riesce a scavalcare Bottas, installandosi in terza posizione: il distacco che rimedia giro dopo giro dalla coppia Raikkonen-Hamilton, che sta facendo l'andatura, è una fedele rappresentazione del gap tecnico attuale tra il team di Milton Keynes e le teste di serie su un tracciato decisamente veloce. In ogni caso, l'olandese è bravo a tenere a bada per tre quarti di gara Bottas (con quest'ultimo correva su una strategia totalmente sballata), per poi vanificare il tutto con uno dei suoi comportamenti al limite, chiudendo all'esterno la strada del pilota AMG Mercedes e rimediando una penalizzazione di cinque secondi che gli costerà podio e quarta posizione. Dall'altra parte del box, Ricciardo deve ritirarsi dopo essere partito dal fondo (per penalità tecnica) e non essere mai entrato realmente in gara. E dire che aveva l'unità motrice nuova.

HAAS

Anche qui il box è spaccato in due: da una parte gli uomini di Grosjean possono esultare per il sesto posto portato a casa dal pilota francese, frutto di una gara lineare e finalmente consistente. Magnussen invece incappa in uno dei suoi fine settimana oltre ogni limite e finisce in ultima posizione, dopo essersi reso protagonista di un contatto con una Force India nelle fasi iniziali. In HAAS, nonostante abbiano già dichiarato di lavorare sulla vettura dell'anno prossimo, riescono a far valere il fatto di avere un'unità propulsiva alle spalle dei propri piloti.

Racing Point Force India

Da quando quella che era la Force India è stata rilevata dalla cordata di Lawrence Stroll, la scuderia "in rosa" sembra essere ritornata quell'esempio di organizzazione e "value for the money" che era fino alla passata stagione. Sfruttando le potenzialità dell'unità propulsiva Mercedes e una guida da parte di entrambi i piloti molto attenta a stare alla larga da contatti e/o perdite di tempo, Ocon e Perez finiscono in settima e ottava posizione. Se andiamo a vedere la lista dei giri più veloci, possiamo capire che anche qui la chiave della prestazione è da ricercare nella consistenza del ritmo di gara, ma la velocità c'era.

Renault

Si sa che le unità propulsive francesi non avrebbero brillato sul tracciato brianzolo e il nono posto rimediato da Sainz jr è la seconda migliore posizione per le PU transalpine sotto la bandiera a scacchi odierna. Mai in posizione per poter avere un guizzo verso l'alto, le vetture francesi portano a casa due punti che, come si dice a Milano, "piuttosto che niente, meglio piuttosto". Hulkenberg, partito dal fondo per la penalità di dieci posizioni rimediata con il disastroso via a Spa-Francorchamps, arriva solo quattordicesimo. Nel dopo gara si segnala un reclamo da parte dei transalpini nei confronti della HAAS per sospette irregolarità sul fondo vettura.

Williams

Avere un'unità propulsiva Mercedes alle proprie spalle oggi a Monza poteva fare la differenza, nonostante una vettura cronicamente affetta da difetti che ne minano la competitività. Stroll decimo e Sirotkin undicesimo sono di più una bella notizia da brochure per i futuri investitori della scuderia di Grove, dato che il punto buono rimediato per il Costruttori non cambia di niente la posizione.

Alfa Romeo Sauber

Oggettivamente non pervenuta. Gli unici due sussulti sono il dodicesimo posto rimediato da Leclerc e un settimo posto rimediato da Ericsson nella lista dei giri più veloci. Il monegasco si fa notare per lasciare strada a Vettel nelle fasi di doppiaggio, mentre lo svedese per un contatto al via con Hartley.

McLaren

Ancora una gara da dimenticare per la scuderia di Woking. Vandoorne finisce tredicesimo e doppiato, Alonso si ritira nelle fasi iniziali. Vedendo con che ali anteriori si erano presentati per l'appuntamento a Monza, era chiaro come non ci fosse speranza di competere ad armi pari con gli altri dove serviva un minimo di carico.

Toro Rosso

Hartley eliminato prima della prima curva e Gasly quindicesimo e doppiato sotto la bandiera a scacchi. Il fine settimana della Toro Rosso dall'esterno è indecifrabile, perché il nono posto rimediato in griglia da Gasly faceva prospettare ben altri risultati.

Luca Colombo