Danilo Petrucci Portimao
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Il venerdì del WorldSBK a Portimao ha dato il primo verdetto del weekend. Danilo Petrucci ha piazzato la sua Ducati Panigale V4R in testa alla classifica combinata, ma i distacchi dell’intera griglia sono ravvicinatissimi. Abbiamo ben 18 piloti racchiusi nello spazio di un secondo

Petrucci davanti alle Ducati ufficiali nel venerdì di Portimao

Partiamo proprio da Petrucci, il quale ha dato dei bei segnali. Nel corso del turno del pomeriggio, il più indicativo in quanto si è svolto nello stesso orario delle due gare, il portacolori Barni Racing ha inanellato una serie di giri sul 41 basso, per poi ottenere un 40”6 che gli è valso il primato assoluto. Oltre che sul giro secco, Danilo è stato molto efficace anche nella simulazione del passo gara. Inoltre, è apparso fisicamente meno provato rispetto ad altre occasioni, segno che sta smaltendo i postumi dell’incidente in motocross. Se le condizioni domani e domenica rimarranno come oggi, Petrucci è tra i favoriti almeno per un posto sul podio, fermo restando che la battaglia è serrata.

Meno positiva è stata la prestazione di Alvaro Bautista. Nei minuti finali delle FP2, il campione del mondo in carica ha ottenuto un ottimo 40”7, ma è caduto subito dopo. Lo spagnolo è veloce, ma deve girare al limite, in sella ad una Ducati abbastanza nervosa soprattutto in fase di staccata. Non è andata molto meglio a Nicolò Bulega, rimasto fermo per tutto il primo turno a causa di un problema tecnico. Nel pomeriggio ha dovuto recuperare il tempo perso ed alla fine ha tirato fuori un fantastico 40”8. Qualche sprazzo per Michael Ruben Rinaldi (caduto nelle FP2 come Bautista) mentre Andrea Iannone è rimasto lontano dalla top ten.

Toprak veloce ma con qualche incognita, Gerloff una bella sorpresa

Per una volta, Toprak Razgatlioglu non ha comandato la classifica. Il pilota turco di casa BMW si è dovuto accontentare della terza posizione nella combinata. Il leader del mondiale non difetta certo di prestazione sul giro secco, ma il T4 è risultato un pelo indigesto per lui, o meglio, la Ducati ha mostrato una certa superiorità in un tratto dove il motore conta molto. Ma quello che ha dato più fastidio al numero 54 sono state le due vistose fumate uscite dal suo scarico, sia nelle FP1 che nelle FP2. Si tratta di un caso, o la BMW è un po’ al limite con l’affidabilità? 

Garrett Gerloff Portimao
Credits: worldsbk.com

In questo venerdì del WorldSBK a Portimao, dietro alla stella di Petrucci ha brillato anche Garrett Gerloff. Il pilota statunitense è galvanizzato dalla recente firma con Kawasaki per la prossima stagione, e ha rimesso le ruote su un circuito amico come quello lusitano. Nelle FP1 ha evidenziato un bellissimo passo sul 41 basso, non replicato nel pomeriggio per un problema tecnico apparentemente simile a quello di Razgatlioglu. Ma appena risolto l’intoppo, il texano ha girato in 40”8 affiancandovi diverse tornate distanti appena due decimi dal best lap. L’unica pecca è quel giro è stato cancellato per track limits, per cui il suo best lap nella combinata risulta un 41”0. Ma il passo c’è.

Le giapponesi si avvicinano un po'

Le case giapponesi sono risultate più vicine del solito. Sia Yamaha che Kawasaki hanno i loro migliori rappresentanti nelle prime dieci posizioni, con Dominique Aegerter a fare da apripista. Jonathan Rea ha proseguito il trend positivo che ha iniziato a Donington, portandosi al sesto posto nella combinata a soli due decimi e mezzo da Petrucci. Sono invece quattro i decimi di distacco di Alex Lowes dalla vetta, mentre Axel Bassani di decimi ne ha accumulati sette. Qualche segnale di risveglio lo ha dato anche la Honda, undicesima nella combinata con Xavi Vierge. Portimao è una pista che richiede un gran motore, che da sempre è uno dei punti di forza della CBR 1000 RR Fireblade.

Riccardo Trullo