Montezemolo striglia il team e "bacchetta" Alonso
Assistere al Gran Premio d'Ungheria in tv non sarà di certo stato un bel modo di trascorrere la domenica pomeriggio per Luca Cordero di Montezemolo. Vedere ancora una volta le Rosse costrette a correre in difesa, incapaci di puntare persino all'obiettivo minimo del podio, deve aver convinto il Presidente del Cavallino che qualcosa non va. Al punto da convocare Domenicali e gli ingegneri a Maranello nel consueto briefing dopo-gara e dare una bella strigliata a tutti, nessuno escluso. Nemmeno Alonso, il quale si era "distinto" prima e dopo la gara con dichiarazioni non certo troppo gentili nei confronti del proprio team. Espressioni quali "come regalo di compleanno vorrei un'altra macchina" non sono di certo andate giù al numero 1 della Scuderia, la quale ha pubblicamente criticato l'atteggiamento del proprio pilota. "Non è certo questo il momento di mettersi a discutere su chi sia responsabile di questa o quella decisione - ha dichiarato la Ferrari sul proprio sito - anche perché tutto è possibile con nove Gran Premi ancora da disputare. Ci sono i punti disponibili e il potenziale per conquistarne abbastanza per vincere e Montezemolo sta facendo di tutto per assicurare alla squadra risorse e sostegno, come dimostra l’annuncio dell’arrivo a Maranello dalla Lotus di James Allison già a partire dal prossimo 1° settembre. Bisogna però serrare le fila, senza lasciarsi andare a sfoghi che, pur comprensibili nell’immediatezza di un risultato negativo, non giovano a nessuno. Il riferimento è alle ultime dichiarazioni di Fernando Alonso, che non sono piaciute né a Montezemolo né a tutta la squadra. Così, quando stamattina Montezemolo ha chiamato il pilota spagnolo per gli auguri di compleanno gli ha anche tirato le orecchie, ricordandogli che “a tutti i grandi campioni che hanno guidato per la Ferrari è sempre stato chiesto di anteporre gli interessi della squadra a quelli personali. Questo è il momento di rimanere calmi, evitare polemiche e dare con umiltà e determinazione il proprio contributo, stando vicino, in pista e fuori, alla squadra e ai suoi uomini”. La mente corre a quanto accaduto all'indomani di Suzuka '91, quando Alain Prost venne licenziato in tronco per aver definito la propria Ferrari "un camion". Certo, i tempi sono cambiati, e mentre all'epoca si consumò la rottura definitiva di un rapporto destinato comunque a concludersi al termine della stagione, in questo caso parliamo di un progetto a lungo termine che ruota decisamente attorno al pilota asturiano. Il quale, senza lasciarsi tentare troppo dalle sirene Red Bull, se da un lato riesce sempre a spronare la squadra con le sue dichiarazioni, stavolta ha decisamente esagerato. Nel frattempo, Montezemolo ha regalato a tutti i tecnici presenti alla riunione un coltello: un omaggio "simbolico" per invitare tutti a metterselo tra i denti e lavorare a fondo pensando alla seconda metà del campionato.