La Formula 1 sarà dunque ceduta dalla Cvc (fondo inglese di investimento gestito da David McKenzie, che è socio della Formula One Group per il 35,5%) a Liberty Global (colosso dell'elettronica e gestore di Discovery Channel, capitanato da John Melone), con quest'ultima che effettuerà un investimento di circa 746 milioni di dollari per impossessarsi del 18,7% del capitale.

L'annuncio definitivo dovrebbe arrivare nelle prossime ore, ed in ogni caso prima della tappa prevista a Singapore: infatti, per martedì 13 potrebbe essere fissato un nuovo incontro, come ha dichiarato lo stesso Ecclestone: "Vogliono che io rimanga qui per 3 anni. Non credo che qualcuno sappia i tempi dell'operazione, tutto procede: io non andrò al GP di Singapore, perchè vogliono che io sia a Londra per aiutarli con ogni sorta di cose".

L'attuale vice-presidente esecutivo della 21st Century Fox (la nota casa di produzione cinematografica americana) Chase Carey pare sia il candidato numero uno per occupare il ruolo di presidente del Consiglio d'Amministrazione della Formula 1, mentre Mr E rimarrebbe comunque in qualità di amministratore delegato.

Secondo lo stesso Ecclestone si tratterebbe di un accordo in favore della stessa Formula 1, che vedrà la Formula 1 finire nelle mani americane poichè proprio Chase Carey potrebbe agevolare il Circus sui social media: "Lui può fare parecchie cose che io non ho fatto con i social media, poiché sembra essere molto a suo agio in questo. Lui cura il legame con il popolo della TV (infatti, Liberty Media è la più grande compagnia al mondo di tv e banda larga, che opera in più di 30 paesi europei, America Latina e Caraibi). Potrebbe essere il tramite per permetterci di avere una diffusione su scala ancora più ampia" ha concluso l'85enne inglese ai microfoni di Reuters.

La svolta è ad un passo: la Formula 1 molto presto potrebbe parlare americano.

Giulia Scalerandi