Jorge Martin è a un passo dal titolo dopo la vittoria nella Sprint.
Jorge Martin è a un passo dal titolo dopo la vittoria nella Sprint. Credits: Red Bull Content Pool

Jorge Martin ha messo le mani sul titolo iridato: lo spagnolo della Pramac, con la vittoria nella Sprint di Sepang e con la contemporanea caduta di Pecco Bagnaia, ha allungato ulteriormente in classifica portando a 29 i punti di vantaggio sull’italiano, regalandosi il primo match point per domani dove gli basterà fare 9 punti in più di Bagnaia per conquistare il titolo iridato con una gara d’anticipo.

La partenza la chiave per la vittoria

Al via Martin, scattato dalla seconda posizione, si è subito affiancato a Bagnaia superandolo in staccata alla prima curva e prendendo il comando della gara. Nei primi due/tre giri della corsa lui, Bagnaia e Márquez hanno imposto un ritmo rapidissimo, con il primo giro lanciato fatto in 1.57.8. Al terzo giro, la caduta di Pecco ha permesso a Martin di impostare una gara più controllata, forte del gap su Márquez che per tutta la gara si è stabilizzato nel gap tra i 7 decimi e il secondo. 

È stata una gara velocissima, alla partenza volevo subito imporre un bel ritmo perché non mi piace fare calcoli, mi piace dare il 100% e l’ho fatto. Pecco era molto in forma, era vicino, ma quando ho visto che era caduto ho pensato fosse un errore, perché è strano che Pecco faccia un errore così, in questo momento. Ho visto che era vero e di conseguenza ho cercato di gestire gara e distacco. Quando ho visto che Marc si stava avvicinando ho spinto di più per vincere perché era importante riuscirci.

Martin con mani sul titolo

Con la quinta vittoria in Sprint della stagione, e l’errore inatteso (anche da Martin) di Bagnaia, lo spagnolo allunga portando a 29 i punti di vantaggio su Bagnaia quando mancano due gare e una Sprint alla fine del Mondiale. La gara di domani può già essere decisiva, sebbene per Jorge sia chiaro come manchi ancora tanto per considerare conclusa la sua missione sportiva: a Martin servono 9 punti in più di Bagnaia per conquistare il titolo già a Sepang, là dove nel 2018 Jorge conquistò il suo unico titolo iridato, quello della Moto3. 

Ho fatto un bel lavoro, ma non è finita. Pecco domani cercherà di vincere, io devo guidare come so. C’è ancora qualcosa da sistemare sulla moto, domani la gara sarà molto lunga e sarà la chiave per essere più vicino. Stanotte? Dormirò tranquillo come sempre, l’anno scorso ero teso e nervoso, quest’anno sono solo nervoso. Sono felice di esserlo, ma quando metto il casco sparisce tutto e guido come so fare. Non penso a nulla quando sono concentrato. 

Domani lo spagnolo scatterà dalla seconda posizione, al fianco di Bagnaia: il duello tra i due al via sarà decisivo, come oggi, per il destino di gara e titolo. Per lo spagnolo saranno i 20 giri più lunghi della carriera. Un’occasione d’oro per lui e Pramac per fare la storia: Martin sarebbe il primo pilota dell’era moderna della MotoGP a conquistare il titolo con una moto di un team clienti. L’ultimo a riuscirci? Valentino Rossi nel 2001.

Mattia Fundarò