Gabriel Bortoleto in azione a Sakhir. Si prospetta un 2025 complicato per il rookie brasiliano.
Credits: Pirelli Media Library

Al termine dei tre giorni di test in Bahrain e nelle immediate vicinanze dell’inizio di una nuova stagione di F1, viene da chiedersi su cosa si concentreranno gli uomini Stake Sauber. Il team diretto da Mattia Binotto nel 2026 finalmente completerà la transizione e sarà a tutti gli effetti Audi, ma nel frattempo ci sono 24 Gran Premi da correre per Nico Hulkenberg e Gabriel Bortoleto, e il rischio di essere il fanalino di coda anche nel 2025 pare essere abbastanza elevato

Tanti chilometri senza particolari spunti

Nel complesso, i due piloti della scuderia con sede a Hinwil hanno percorso un totale di 354 giri a Sakhir, coprendo quasi 2000 chilometri ed effettuando diverse simulazioni di gara. La C45, e questo è sicuramente un pregio, si è mostrata affidabile, a parte qualche piccolo problema idraulico nella mattinata dell’ultimo giorno di prove. Il problema, almeno leggendo i riscontri cronometrici, è che non sembra esserci mai stato nessun guizzo, nessun tempo che abbia fatto sobbalzare dalla sedia gli addetti ai lavori, e che in qualche modo potesse dare l’idea di un salto in avanti nelle prestazioni. 

Nel complesso, le dichiarazioni ufficiali del team sono improntate verso un cauto ottimismo. I tanti giri percorsi hanno permesso a tutti di farsi un’idea chiara del comportamento della vettura, e tanti dati sono stati immagazzinati. Il direttore tecnico James Key ha parlato di giornate produttive, in attesa di capire i reali valori in campo, che emergeranno a partire dalle prove libere di Melbourne.

Tutto sommato, è stata una sessione di test molto produttiva per noi. Siamo riusciti a portare a compimento tutti i target che ci eravamo prefissati, facendoci una chiara idea del nostro livello. La C45 ha messo in pista una prestazione molto solida dal punto di vista della costanza e dell’affidabilità. Come sempre avviene nel corso dei test, i tempi non sono così fondamentali e non sono stati certo il nostro focus principale. Possiamo comunque essere certi di aver messo in pista una prestazione più che sufficiente, e continueremo a sviluppare nuove soluzioni durante tutto il resto della stagione. 

Hulkenberg il faro illuminante, Bortoleto per accumulare esperienza

Credits: Stake F1 Official Fb page

Aver cambiato entrambi i piloti rispetto alla stagione avrà sicuramente un peso specifico importante sulle prestazioni del team, specialmente nei primi appuntamenti stagionali. L’arrivo di Nico Hulkenberg, di contro, porterà una ventata di aria fresca in una squadra che ne aveva assoluto bisogno. Il tedesco ha tutte le caratteristiche per dare una direzione ben precisa allo sviluppo. Veloce, costante e preciso: il team svizzero può contare su uno dei piloti più sottovalutati della griglia, ma che ha sempre risposto presente ogni volta che è stato chiamato in causa. 

Sono stati tre giorni molto movimentati, in cui abbiamo fatto tanti test e provato diverse configurazioni, portando a casa una mole importante di dati. La prima presa di contatto è stata ottima, e sicuramente c’è ancora tanto potenziale da scoprire con l’avanzare della stagione. Ora dobbiamo studiare tutte le informazioni che abbiamo raccolto, studiarle ed assicurarci di arrivare a Melbourne con il miglior pacchetto a disposizione. 

Discorso completamente diverso, ovviamente, per quanto riguarda Gabriel Bortoleto. Il brasiliano si è trovato per la prima volta a completare una pre-season da titolare in F1, con tutti gli annessi e connessi. Praticamente impossibile valutare il suo valore e la sua preparazione, al netto delle ottime prestazioni mostrate negli anni passati nelle categorie propedeutiche. Come detto, il team non ha praticamente mai cercato il giro veloce, finendo in tutte le giornate sul fondo della lista dei tempi, insieme a quella che invece è stata un po’ la sorpresa in negativo dei test, e cioè Haas. Per Gabriel si tratterà di iniziare un percorso difficile, ma che sicuramente potrà portare avanti con tranquillità in attesa di tempi migliori. 

Sono stati tre giorni molto produttivi per me e per tutto il team. Ora si tratta di mettere tutto insieme e arrivare a Melbourne preparati. Non vedo l’ora di affrontare il mio primo Gran Premio di Formula 1. 

L’entusiasmo è tanto e certamente invidiabile; difficile però che possa bastare in questo momento agli uomini di Stake F1. La sensazione (sperando ovviamente di sbagliarci) è che alle porte ci sia un’altra stagione complicata, con tanti bassi e pochi alti, e che il lavoro per Mattia Binotto sia lungo e complicato. Con queste premesse, la rivoluzione 2026 è sicuramente la migliore medicina; nel frattempo, però, ci saranno 24 durissimi weekend da affrontare. 

Nicola Saglia