Sono trascorsi 25 anni da quel Gran Premio d’Australia 1996 che vide il debutto di Michael Schumacher al volante della Ferrari. Un binomio, quello tra il tedesco e la scuderia italiana, che avrebbe riscritto negli anni a seguire la storia della Formula 1.

Un legame forte e inossidabile durato fino al 2006, quando Schumacher si ritirò per la prima volta dalla Formula 1 con una prova da applausi a Interlagos.

ANTEFATTO

Per la stagione 1996 Michael Schumacher lascia la Benetton, con cui ha conquistato i suoi primi due titoli mondiali, e passa alla Ferrari. Insieme al tedesco, la scuderia di Maranello assume anche Eddie Ervine, reduce dall'esperienza in Jordan.

Cambio piloti anche per la Williams che porta al debutto Jacques Villeneuve, vincitore del campionato CART nel 1995, il quale sostituisce David Coulthard passato alla McLaren.

Insieme a Jacques, fanno il loro debutto nel Circus anche Giancarlo Fisichella su Minardi e Riccardo Rosset su Footwork.

Per quanto riguarda il regolamento cambia il sistema delle qualifiche, che si riducono a una sola sessione con il pilota che può effettuare un massimo di 12 giri, compresi quelli di entrata e uscita.

Nello stesso anno entra in vigore la regola del 107%, che prevede l'esclusione dalla gara per i piloti incapaci di mantenersi entro tale limite rispetto al tempo realizzato per la pole position.

Il 1996 è anche il primo anno in cui viene introdotto un nuovo sistema semaforico, con l'apparizione delle cinque luci rosse in ordine progressivo ed il via della gara al loro spegnimento.

QUALIFICA

In qualifica, il debuttante Jacques Villeneuve precede l’esperto compagno Damon Hill, mentre Schumacher si piazza quarto venendo battuto da Eddie Irvine.

Luca Badoer e Andrea Montermini, entrambi piloti della Forti, non riescono a superare il 107% e dunque non possono prendere parte alla gara.

GARA

Alla partenza Jacques Villeneuve mantiene la prima posizione, mentre Hill è superato sia da Irvine che da Schumacher.

La gara è subito interrotta a causa di un incidente in curva 3, con Brundle che tampona violentemente Coulthard finendo per ribaltarsi nella via di fuga. L'inglese esce illeso dalla monoposto e con l’autorizzazione di Sid Watkins partecipa alla gara con il muletto.

Dopo aver ripulito la pista, la gara riparte con Villeneuve che mantiene la prima posizione seguito da Damon Hill.

Schumacher riesce a sorpassare Irvine e si porta all’inseguimento delle due Williams, che tengono a bada la Ferrari del tedesco.

Intorno a metà gara, Schumacher rientra ai box per il suo pit stop, ma subito dopo è costretto al ritiro per problemi ai freni della sua Ferrari.

Alla fine a vincere la gara è Damon Hill davanti al debuttante Jacques Villeneuve, mentre in terza posizione si piazza Eddie Irvine.

La stagione si rivelerà di costante crescita per la Ferrari e Schumacher. Il tedesco riuscirà ad ottenere nel corso della stagione tre vittorie ed il terzo posto in classifica piloti, dietro al duo Williams.

Chiara Zaffarano