"Premesso che diventa quasi inutile fare tanti giri in un Gran Premio se poi tutto lo spettacolo si concentra nei giri conclusivi - ha ironizzato Minardi - posso affermare di non trovarmi d'accordo sulle decisioni prese dai Commissari. Non tanto perché non debbano essere ripresi e sanzionati i piloti che violano il regolamento, quanto perchè esse scaturiscono da un gruppo di lavoro quasi mai uniforme e costante nel tempo, che spesso prende decisioni soggettive proprio come accaduto nella gara di domenica, dove addirittura episodi simili sono stati giudicati tra loro in maniera diversa. Vorrei però sottolineare che l'errore consiste anche nell'andare in circuiti recentemente ristrutturati con l'intento di garantire una maggiore sicurezza ai piloti, come quello di Città del Messico, e che ciò spesso finisce invece per andare a discapito della gara, poichè gli stessi sfruttano vie di fuga larghe come autostrade per volgere determinate situazioni a proprio vantaggio. Risulta emblematico l'episodio di Hamilton, il quale alla prima staccata ha fatto una manovra che non avrebbe mai potuto fare se ci fosse ad esempio stata la ghiaia nella via di fuga. Va ricordato infatti che vengono sanzionati i piloti i quali mettono le quattro ruote al di là della riga bianca, perchè la pista è...quel nastro d'asfalto solitamente largo tra i 10 e i 12 metri".

Riguardo ai numerosi episodi al centro delle tante discussioni post-gara, Minardi si è espresso in maniera altrettanto chiara: "Come detto, Hamilton avrebbe dovuto subire una penalità più importante rispetto ai secondi solitamente inflitti a chi taglia una curva, essendosi avvantaggiato in maniera considerevole. Verstappen, dal canto suo, al primo giro ha tirato una staccata che se non avesse trovato Rosberg a fargli da sponda lo avrebbe visto andare altrettanto lungo, come poi si è visto nell'episodio con Vettel nel finale. Per quanto riguarda infine l'episodio che ha coinvolto il ferrarista e Ricciardo, effettivamente il nuovo regolamento prevede che se un pilota modifica la propria traiettoria quando è già iniziata la fase di frenata debba essere sanzionato. Premesso che - ha proseguito Minardi - non sono d'accordo sul fatto che si debba cambiare il regolamento in corsa a cinque gare dalla fine, le immagini televisive mostrano chiaramente che Vettel abbia deviato verso sinistra, pur lasciando comunque a Ricciardo lo spazio necessario per passare. Il vero problema è che la curva dove si sono toccati è ad angolo retto: difficilmente Ricciardo, senza la presenza di Vettel, sarebbe riuscito a fare la curva. Tutto questo, secondo me, non è stato preso in adeguata considerazione dal Direttore di gara, forse anche indispettito dal continuo ciarlare dei piloti nel corso della gara: una brutta abitudine quest'ultima, visto che le comunicazioni via radio dovrebbero servire esclusivamente per questioni di carattere tecnico e non per insultare gli avversari".

Gian Carlo Minardi ha anche colto l'occasione per parlare dell'Historic Minardi Day, che nel 2017 tornerà sull'autodromo di Imola per la gioia di appassionati e sostenitori della mitica scuderia faentina: "Tutto si svolgerà il prossimo 6 e 7 maggio, dunque nella settimana che storicamente ospitava il Gran Premio di San Marino. Siamo stati sollecitati da amici e tifosi, nonchè da coloro che quest'anno purtroppo non sono riusciti a venire, a ripetere l'iniziativa: dunque siamo partiti con l'organizzazione della seconda edizione che vedrà tra l'altro alcune novità, come la presenza di un raduno di auto classiche ed un numero ancora maggiore di Formula Uno storiche. Ci siamo dunque gettati a capofitto con mio figlio e i miei fratelli in questa nuova iniziativa nell'auspicio che possa nuovamente riscuotere un grande successo".

Marco Privitera