Max Verstappen in azione poco prima del ritiro a Melbourne. Credits: Red Bull Content Pool
Max Verstappen in azione poco prima del ritiro a Melbourne. Credits: Red Bull Content Pool

Dall’Australia all’Australia: 44 gare dopo, Max Verstappen è costretto al ritiro per un problema meccanico. Un evento raro e inatteso e che corona un fine settimana difficile per l’olandese – e in generale per Red Bull – che ieri aveva raddrizzato la situazione con una pole da record. Un ritiro giunto a sorpresa per tutti ma non per Max stesso che ha svelato come fosse consapevole del problema sin dall’inizio.

“COME GUIDARE CON IL FRENO A MANO TIRATO”

Nello spiegare l’accaduto, Verstappen ha confermato come il problema sia stato dal bloccaggio del freno posteriore destro, che rientrando ai box è poi esploso. Il guasto lo ha costretto prima a cedere la prima posizione a Sainz nel corso del secondo giro dopo un errore in curva 3-4 e poi lo ha fermato dopo 4 giri, forzandolo al primo ritiro da Australia 2022.

Abbiamo visto del fuoco non appena si sono spente le luci. Il freno posteriore destro è rimasto bloccato e il danno è aumentato. Di base, è stato come guidare con il freno a mano tirato. È stato molto strano in alcune curve. Se un freno è bloccato, non aiuta. Il team farà delle indagini. Non è una cosa che penso sia successa in passato”.

Max Verstappen nelle prime fasi del problema tecnico al freno posteriore destro (si vede il fumo che esce dalla vettura). Credits: Red Bull Content Pool

FERMATA UNA STRISCIA RECORD

Il ritiro porta Verstappen a fermare a 44 il numero di gare consecutive a punti, a meno 4 dal record assoluto di Lewis Hamilton (tra Silverstone 2018 e Bahrain 2020). Ma, soprattutto, gli impedisce di eguagliare il suo record di 10 vittorie consecutive. 

“Ancora non conosciamo le cause. Dovremo capire da cosa è dovuto. Sicuramente è triste, ma resta uno sport basato sulla meccanica. Sono cose che possono succedere, è un peccato, perché avevamo la possibilità di vincere”.

C’È UN PROBLEMA AFFIDABILITÀ?

Un problema – questo al freno posteriore – che fa il paio con la sostituzione della PU avvenuta ieri a seguito di un urto violento contro un cordolo in FP1. Secondo AMuS, i tecnici Honda non sono ottimisti sulla possibilità di poter riutilizzare la PU sostituita, il che lascerebbe Verstappen con tre sole unità per le prossime 20 gare. E se questo può rappresentare un tema sul lungo periodo, il disguido con il freno posteriore costringe Red Bull a un lavoro extra per individuare le cause e risolvere il problema già in vista del Giappone.

PÉREZ LONTANO E FERMATO DAL DEGRADO

Non c’è da gioire neanche nell’altra parte del box, con Sergio Pérez costretto ad accontentarsi del quinto posto finale a un minuto dalla Ferrari. Nessun problema tecnico per il messicano, la cui prestazione è stata condizionata dall’alto degrado delle gomme.

“Abbiamo fatto fatica a mettere la vettura nella finestra di lavoro, penso che nel primo stint io sia stato limitato con il posteriore. Nel secondo e terzo stint abbiamo consumato troppo l’anteriore sinistra. Dovremo lavorare sotto questo punto di vista”.

Pérez ha ammesso di essere stato sorpreso dalla prestazione della Ferrari oggi, costante nel ritmo e nel consumo della gomma soprattutto con Sainz. 

“Sono stato sorpreso dal fatto che siano stati così forti, sono riusciti a massimizzare la vettura. In piste come questa, come a Las Vegas, ad esempio, la Ferrari è molto forte. Noi fatichiamo per il graining all’anteriore. Speriamo di tornare al top a Suzuka”.

Mattia Fundarò