Si è aperta ufficialmente a Buenos Aires la 38° edizione della Dakar, il prestigioso Rally Raid che anche quest'anno vedrà auto, moto, camion e quad darsi battaglia lungo un percorso di oltre 9000 km complessivi, dislocati tra Argentina e Bolivia. La corsa è partita, per la prima volta nella sua storia, con un prologo di 11 km, necessario per stabilire l'ordine di partenza della prima tappa, in programma domani e lunga 227 chilometri.

Nel corso del breve trasferimento, però, si è subito registrato un grave incidente: il debuttante cinese Guo Meiling, all'altezza del chilometro 6.6, ha infatti perso il controllo della propria Mini finendo tra la folla. Al momento non si hanno notizie certe, ma sembra che siano almeno dieci gli spettatori rimasti feriti, di cui tre in modo grave. La prova è stata immediatamente sospesa per consentire i soccorsi. A tal proposito, gli organizzatori hanno dichiarato: "Sono stati immediatamente messi a disposizione tutti i mezzi di soccorso disponibili sul luogo dell'incidente: quattro elicotteri medici, tre ambulanze dell'organizzazione e otto mezzi di soccorso locali. I feriti sono stati rapidamente trasportati in ospedale dopo le prime cure mediche prestate sul posto".

Al momento dell'incidente, 59 concorrenti su 111 appartenenti alla sezione auto avevano già fatto registrare il proprio tempo, con la Toyota di Bernhard Ten Brinke al comando davanti alla Peugeot di Carlos Sainz. Quarto crono, invece, per Nasser Al-Attiyah, vincitore lo scorso anno, mentre Sebastien Loeb ha chiuso la top ten. Tra le due ruote, invece, a svettare è stato lo spagnolo Joan Barreda Bort: il pilota della Honda ha ottenuto il medesimo tempo di Ruben Faria ma, avendo tagliato il traguardo per primo rispetto al rivale, ha conquistato la vetta provvisoria. Undicesimo il primo degli italiani, Alessandro Botturi, a 14" dal leader. Da ricordare che, oltre alle 111 auto e alle 136 moto, in gara vi sono anche 45 Quad e 55 camion. Da domani, in ogni caso, sarà gara vera: con le mille insidie della Dakar che già attendono al varco i suoi protagonisti.

Marco Privitera

 

{jcomments on}