INDYCAR | Morto Bobby Unser, tre volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis
Lutto nel mondo della Indycar per la morte di Bobby Unser, uno dei dieci piloti ad aver ottenuto tre vittorie nella 500 Miglia di Indianapolis. L’unico, insieme a Rick Mears, ad averla vinta tre volte in tre decenni diversi.
Bobby Unser nasce il 20 febbraio 1934, in una famiglia votata interamente al mondo delle corse. Suo fratello Al, tra le altre cose, è uno dei pochi piloti ad aver vinto per quattro volte la leggendaria 500 Miglia.
La sua carriera automobilistica comincia nel 1949 al Roswell New Mexico Speedway, per poi essere interrotta quando entra nella U.S. Air Force, dal 1953 al 1955. Dopo la fine della breve esperienza nell’aeronautica, Unser concentra la sua carriera nel mondo del motorsport, e in particolare a Indianapolis.
In 19 partenze, ha ottenuto 10 piazzamenti nella top ten. Ha percorso, come leader della 500 Miglia, 440 giri e questo lo colloca al decimo posto nella lista di tutti i tempi. La sua vittoria più controversa e famosa, tra le tre ottenute, rimane quella del 1981.
Unser termina la gara davanti a Mario Andretti con un distacco 5,18 secondi, ma dopo la gara i commissari lo squalificano. L'esclusione nasce dal fatto che il pilota americano ha sorpassato diversi piloti durante il regime di Safety Car. Unser non accetta il verdetto e subito fa ricorso contro la decisione dei giudici. Il verdetto arriva addirittura nel successivo mese di ottobre, assegnando di nuovo la vittoria a Unser, che decide a questo punto di ritirarsi dalle corse automobilistiche.
Al di fuori delle esperienze a Indianapolis, Al Unser può vantare il titolo di Re della Pikes Peak International Hillclimb, avendola vinta ben tredici volte. Nel 1968, il pilota americano si è anche iscritto come privato a due gare di Formula 1, guidando una BRMP138. Nel gran premio d’Italia non è riuscito a parte, mentre nel Gran Premio degli Stati Uniti è stato costretto al ritiro.
Alla famiglia di Bobby Unser, vanno le condoglianze dell’intera redazione di LiveGp.it.
Chiara Zaffarano